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E Berlusconi scrive al Garante «Bloccate le foto di Villa Certosa». La procura di Roma sequestra le foto scattate a Villa Certosa

 

Testo di 4 pagine firmato di suo pugno dal capo del governo. Nelle immagini la visita dell’allora primo ministro ceco e ragazze in bikini e topless. Dopo la denuncia del legale di Berlusconi Niccolò Ghedini. Iscritto sul registro degli indagati per violazione della privacy e tentata truffa il fotografo Antonello Zappadu

 

Il premier Berlusconi (Ansa)

Adesso saltano fuori le foto. C’è la prova che esistono delle immagini scattate da un fotografo sardo durante la festa di Capodanno a Villa Certosa, alla quale avrebbe partecipato Noemi Letizia insieme ad altre ragazze. Ma non solo. Il reporter sostiene di avere ben 700 istantanee. Alcune documentano la vacanza trascorsa nel maggio del 2008 nella residenza del premier Silvio Berlusconi dall’allora primo ministro della Repubblica Ceca Mirek Topolanek e dalla sua delegazione, altre mostrano gli eventi mondani organizzati nella splendida dimora di Porto Rotondo. Tre giorni fa, per cercare di bloccarne la pubblicazione, il presidente del Consiglio ha presentato un ricorso al Garante della privacy. Quattro pagine firmate di suo pugno per chiedere «tutti i provvedi­menti che riterrà opportuni e in particolare l’inibizione di qualsivoglia utilizzo o pubbli­cazione del materiale fotogra­fico ». Una denuncia è stata in­vece depositata alla Procura di Roma. Il Garante ha avvia­to l’istruttoria e ha chiesto al­le parti una relazione su quan­to accaduto. Ne è seguita una querelle con tanto di controdeduzioni inviate all’ufficio dell’Autori­tà della privacy dal fotografo Antonello Zappadu, che svela­no come la trattativa per l’ac­quisto di alcune foto sia co­minciata nel dicembre scor­so, dunque ben prima che esplodesse il «caso Noemi». È stato lo stesso reporter ad of­frirle a Panorama, il settima­nale di proprietà di Berlusco­ni. La sua proposta è stata ri­fiutata, ma il 26 maggio scor­so ci sarebbe stato un nuovo incontro a Milano con il gior­nalista Giacomo Amadori per trattare le immagini scattate «nel periodo fra Natale 2008 e gli inizi dell’anno 2009», dunque nel corso della vacan­za offerta a Noemi Letizia e ri­velata in un’intervista al quo­tidiano La Repubblica dal suo ex fidanzato Gino Flaminio. Prezzo richiesto: un milione e mezzo di euro.

La stessa cifra che sarebbe stata negoziata anche con il settimanale della Rusconi Gente. A questo punto il reporter racconta di essere stato chia­mato da Amadori e da Miti Si­monetto. È la curatrice del­l’immagine della famiglia Ber­lusconi. Proprio lei, nel 2006, fu contattata da Fabrizio Coro­na per la vendita di alcune fo­to che ritraevano la figlia del premier Barbara all’uscita di una discoteca milanese insie­me ad un ragazzo. «Mi disse­ro di interrompere le altre trattative», dice. Le immagini cominciano a circolare nelle redazioni dei giornali. I collaboratori di Zappadu sostengono di aver ricevuto offerte da tabloid in­glesi, si parla anche di perio­dici francesi che potrebbe­ro essere inte­ressati. Alcu­ne ritraggono l’arrivo di Sil­vio Berlusconi in un aeropor­to — che presumibilmente è quello di Olbia — a bordo del­l’aereo di Stato.

Con lui c’è il fedele Mariano Apicella, ri­tratto mentre scende dalla scaletta del velivolo dell’Aero­nautica Militare con le inse­gne della «Repubblica italia­na » ben visibili. Il cantante napoletano che alla feste del premier è una presenza fissa ha gli occhiali scuri, il volto sorridente proprio come Ber­lusconi. In un’altra immagine l’ex posteggiatore è ritratto mentre carica i bagagli su una delle auto del corteo pre­sidenziale. Dovrebbe trattarsi di un periodo estivo: le perso­ne sono ritratte con abiti leg­geri, si vede una donna di spalle che indossa sandali in­fradito. Poi ci sono le foto dei giar­dini di Villa Certosa con ragaz­ze in bikini o in topless, altre sotto le docce all’aperto, altre vestite accanto a Berlusconi nel patio delle residenze desti­nate agli ospiti. Lo stesso Ber­lusconi spiega nel suo ricorso che alcune foto fatte circolare con i volti ‘oscurati’, «verosi­milmente ritraggono nel mag­gio del 2008 la delegazione ce­ca oltre a una serie di soggetti che erano stati ufficialmente convocati per le serate di in­trattenimento offerte a Topo­lanek ».

Il premier affronta poi il ca­pitolo che riguarda le ultime vacanze natalizie: «Si tratta di soggetti ripresi in momenti di assoluta intimità del tutto leciti e senza alcun particola­re rilievo o connotazione, ad­dirittura mentre si trovavano all’interno delle abitazioni po­ste a loro disposizione e ritrat­te mediante potenti e intrusi­vi mezzi di riproduzioni delle immagini». Una tesi che Zappadu con­testa nella relazione inviata al Garante, ventilando l’ipotesi che in giro possano anche es­serci altre immagini. «Nella mia disponibilità — scrive in­fatti il fotografo — ci sono fo­tografie riprese lecitamente, in diverse circostanze di tem­po e luogo, nello svolgimen­to della professione giornali­stica. Non ho ricevuto e visio­nato le fotografie alle quali il dottor Berlusconi può fare ri­ferimento, che possono an­che essere estranee a quelle nella mia disponibilità. Quin­di mi riservo ogni valutazio­ne sulla paternità, luogo, tem­po, tecniche e modalità di ac­quisizione delle immagini co­nosciute dall’onorevole Berlu­sconi una volta avuta contez­za delle medesime immagi­ni ».

 

Una vista dell’interno di Villa Certosa (Ap)

ROMA – La procura di Roma ha disposto il sequestro di centinaia di foto scattate lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante la festa del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, alla quale avrebbero partecipato decine di ragazze tra cui Noemi Letizia. Il sequestro, che sarebbe eseguito in queste ore, è stato ordinato dal procuratore Giovanni Ferrara e dal pm Simona Maisto che hanno iscritto sul registro degli indagati per violazione della privacy e tentata truffa il fotografo Antonello Zappadu, autore delle foto e di un altro servizio relativo anche alla festa di Capodanno del 2008.

LA DENUNCIA DI GHEDINI – Secondo quanto si è appreso a denunciare Zappadu è stato l’avvocato del premier Niccolò Ghedini dopo che anche il premier ha scritto al garante della privacy chiedendo il blocco degli scatti. All’attenzione dei magistrati c’è in particolare una mail nella quale Zappadu, proponendo l’acquisto delle foto a Panorama per oltre un milione di euro, avrebbe spiegato al settimanale che c’era un’altra proposta di acquistare il fotoservizio da parte del settimanale Gente, circostanza falsa secondo i primi accertamenti e da qui l’accusa di tentata truffa. Le foto sarebbero stati scattate da una terrazza e non autorizzate secondo la procura di Roma. Un esposto è stato presentato da Berlusconi anche al Garante della Privacy.

GHEDINI – La decisione della Procura di Roma «è assolutamente condivisibile e fa seguito ad una esplicita richiesta che noi avevamo avanzato». Lo dice il parlamentare del Pdl e legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini: «la decisione della Procura dovrebbe chiudere la vicenda, anche se naturalmente la decisione spetterà all’autorità giudiziaria».

NESSUNA INDAGINE SU FRASI VERONICA – Al contrario non è stato aperto alcun fascicolo sulle frasi pronunciate da Veronica Lario, moglie del premier Silvio Berlusconi, riguardo ad una presunta frequentazione di «minorenni» da parte dello stesso Berlusconi. Lo afferma il procuratore della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara interpellato dall’Ansa. La circostanza è riportata sabato su qualche quotidiano ed era stata ventilata venerdì dal sito Dagospia che affermava che la dichiarazione della moglie di Berlusconi «verrebbe considerata come vera e propria «notitia criminis», ne seguirebbe l’atto dovuto dell’apertura di indagini il quale, a suo volta «potrebbe portare ad un avviso di garanzia anche prima delle elezioni europee». Il procuratore Ferrara ha spiegato che a Piazzale Clodio sono giunte «alcune mail anonime» nelle quali si fa riferimento ad articoli di giornale che riportano le affermazioni di Veronica Lario. «Si tratta di anonimi – ha spiegato il procuratore Ferrara – che come noto non vengono presi in considerazione». Niccolò Ghedini, deputato del Pdl e avvocato del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi su questa notizia ha detto già venerdì che si tratta dell’ennesimo diffamatorio tentativo pre-elettorale di delegittimare il presidente Berlusconi: «Nei confronti di tale ennesima, non vera, notizia diffamatoria saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso».

Fiorenza Sarzanini

E Berlusconi scrive al Garante «Bloccate le foto di Villa Certosa». La procura di Roma sequestra le foto scattate a Villa Certosaultima modifica: 2009-05-30T12:57:08+02:00da
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