Colpo della Marina colombiana. I semisommergibili possono percorrere fino a 5 mila chilometri. Il costo unitario può arrivare a 800mila euro
I sottomarini sequestrati erano nascosti sotto un fitto fogliame
WASHINGTON – Il lavoro di intelligence e la ricognizione lungo la costa hanno dato i loro frutti: nell’arco di pochi giorni la Marina colombiana ha sequestrato tre minisommergibili dei narcos. Gli ultimi due sono stati individuati in un rifugio nella regione del Golfo di Uraba. I mezzi, nascosti a riva sotto il fogliame, erano in attesa di un carico di cocaina e secondo i militari erano in grado di trasportare 6-7 tonnellate ciascuno.
I semisommergibili, costruiti in legno e fibra di vetro, possono percorrere fino a 5 mila chilometri, ad una velocità di 10-12 nodi. Il costo unitario può arrivare a 800 mila euro. Di solito hanno un equipaggio composto da un «capitano» e tre marinai. Le condizioni di vita durante il viaggio – che può durare dai 10 ai 15 giorni – sono dure: e, infatti, i mini-sub sono soprannominati le bare galleggianti. Messi a punto nella giungla, provati in canali d’acqua, sono poi portati lungo la costa da dove, attraverso il Pacifico, raggiungono il Messico. La droga è poi trasbordata su motoscafi o scaricata a riva, quindi prosegue via terra verso gli Stati Uniti. Il sottomarino viene invece affondato e l’equipaggio rientra in aereo in Colombia pronto per una nuova missione. Per oltre un anno la flottiglia sottomarina dei narcos ha agito impunita mentre oggi i controlli si sono fatti più stretti. La tattica è quella di scoprire i mezzi nelle basi di partenza perché una volta che si trovano in alto mare è difficile scoprirli. Filano a pelo d’acqua, sono dipinti di scuro, sfuggono al sonar. Per dare loro la caccia è necessario l’intervento di elicotteri e aerei che, dall’alto, possono individuarli.
I sottomarini erano in grado di trasportare 6-7 tonnellate ciascuno
Il costo unitario può arrivare a 800mila euro