Droga, racket e traffico d’armi a Portici. Smantellato il clan Vollaro: 32 arresti
NAPOLI (10 giugno) – I carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno eseguito nel corso della notte a Portici, nel Napoletano, 32 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla magistratura nei confronti di capi, affiliati e fiancheggiatori del clan camorristico dei Vollaro. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni, traffico e spaccio di stupefacenti, violazione alla legge sulle armi. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, i carabinieri hanno scoperto numerosissime estorsioni, attuate a tappeto ai danni di ogni tipo di attività, imprenditoriale e commerciale (nessuno le aveva mai denunciate), e hanno inoltre sequestrato armi e munizioni nella disponibilità del clan e smantellato le principali piazze di spaccio della città per lo smercio di cocaina e marijuana.
La città di Portici – 60 mila abitanti – era completamente sotto il gioco del potentissimo ed egemone clan camorristico dei Vollaro che da anni imponeva il pagamento del pizzo a commercianti ed imprenditori, senza risparmiare nessuno, per finanziare con il ricavato il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina.
È lo spaccato drammatico che emerge dalle indagini dei carabinieri del comando provinciale di Napoli che hanno portato a scorsa notte all’arresto di 32 esponenti del gruppo camorristico, sulla base di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Tra gli arrestati, anche Antonio Vollaro, attuale capo del clan ed altri quattro figli di Luigi Vollaro, soprannominato ‘o califfo, per la sua eccezionale prolificità (è padre di 27 figli avuti da una decina di donne), fondatore e capo storico del clan.
Attualmente detenuto dopo essere stato condannato a due ergastoli per altrettanti omicidi.