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La Camera approva il ddl intercettazioni Ed è bagarre. Idv: «Proteggete i ladri»

 

Il testo passa all’esame al Senato. napolitano: «mi riservo di esaminare il testo». Berlusconi presente alla seduta. Scrutinio segreto, 17 voti a favore dall’opposizione. Dai banchi del Pdl: «Buffoni»

La protesta dei deputati dell’Italia dei Valori nell’Aula della Camera durante la votazione sul disegno di legge sulle intercettazioni. Nei cartelli si legge: «Libertà di informazione cancellata», «Pdl: proteggiamo delinquenti e ladri», «Vergogna», «Morta la libertà di informazione, uccisa dall’arroganza del potere» (Ansa)

 

ROMA – La Camera dice sì al ddl sulle intercettazioni, dopo che il governo ha ottenuto la fiducia. I sì sono stati 318, 224 i no, un solo astenuto. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. E si riaccendono le polemiche, magistrati e giornalisti in testa. Il presidente Napolitano, interpellati sull’argomento, ha chiesto tempo: «Mi riservo di esaminare il testo approvato dalla Camera, di seguire il successivo iter parlamentare e poi di prendere le decisioni che mi competono».

VOTO A SCRUTINIO SEGRETO – La votazione finale si è tenuta a scrutinio segreto: lo ha indicato il presidente della Camera Gianfranco Fini, spiegando che la richiesta è stata avanzata dal gruppo del Pd. Silvio Berlusconi è stato presente a tutta la seduta, accanto al ministro della Giustizia Angelino Alfano. «Ora chiederemo una rapida lettura da parte del Senato – ha assicurato il Guardasigilli -. Crediamo di aver prodotto un testo che dopo un anno di lavoro ha raggiunto un punto di equilibrio ragguardevole tra la tutela della privacy e delle indagini, l’articolo 15 e l’articolo 21 della Costituzione».

CARTELLI DELL’IDV: «VERGOGNA» – Dopo la lettura dei risultati del voto, in Aula è scoppiata la bagarre. Dai banchi dell’Italia dei Valori tuona la protesta e i deputati mostrano cartelli come «Libertà di informazione cancellata», «Vergogna», «Oggi è morta la libertà di informazione uccisa dall’arroganza del potere», «Pdl: protegge i delinquenti e ladri». Immediato l’intervento dei commessi, mentre il presidente Fini dichiarava sospesa la seduta. Dai banchi del centrodestra si è levato un coro: «Buffoni, buffoni!». Già prima un «testa vuota» era volato dai banchi della Lega, durante l’intervento del capogruppo Idv Massimo Donadi, che anche oggi ha usato parole di fuoco per bocciare il disegno di legge. «Gli insulti della Lega sono lo strumento per mascherare l’assoluta mancanza di argomenti nel giustificare il voto favorevole a un provvedimento criminogeno come la legge sulle intercettazioni – ha replicato Silvana Mura, deputata dell’Idv -. La Lega sa bene che sta tradendo i suoi elettori e rendendo lettera morta i provvedimenti sulla sicurezza di Maroni». Per il Carroccio parla il presidente dei deputati Roberto Cota: «La legge andava fatta perché ci sono abusi e sprechi da tanto tempo. Questo testo assicura l’uso delle intercettazioni come strumento di indagine, non pone alcun limite di utilizzo per i reati più gravi e garantisce i cittadini contro violazioni indebite della loro vita priva».

«VENTI VOTI DALL’OPPOSIZIONE» – Il ministro Alfano si è detto soddisfatto per l’esito del voto. «Abbiamo preso 20 in più dei nostri. Il voto segreto ci ha premiato, visto che nel computo dei voti a favore ci sono 20 voti in più rispetto a quelli della maggioranza. Significa che circa il 20% dell’opposizione condivide le nostre tesi». E il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: «La Camera ha confermato la scelta del governo sulle intercettazioni anche con il concorso di un settore dell’opposizione. Questo allargamento della maggioranza è avvenuto perché anche in settori dell’opposizione c’era coscienza dell’insostenibilità di una situazione marcata da molte irregolarità e c’è stata anche una reazione di rigetto alla subalternità del Pd alla linea truculenta e forcaiola dell’Idv». Dai tabulati risulta che all’opposizione sono mancati 17 voti. Se tutti i deputati avessero votato compatti secondo le indicazioni dei gruppi e contando l’astensione del deputato delle Minoranze Karl Zeller, il provvedimento sarebbe dovuto passare con 301 sì e 242 no, a fronte degli effettivi 318 sì e 224 no.

PD: IMPOSSIBILE ANTITERRORISMO – Ma il Pd attacca. «Il ddl toglie alla magistratura uno dei più efficaci strumenti di indagine – dice la deputata Olga D’Antona -. Se questa legge fosse stata già in vigore gli arresti, avvenuti tra la scorsa notte e questa mattina nell’ambito dell’azione antiterrorismo, non sarebbero stati possibili. Mi auguro che al Senato ci possa essere un ripensamento». Dal mondo dell’informazione arriva un nuovo appello, dopo quello lanciato alla vigilia del voto alla Camera: «La Fieg e la Fnsi si uniscono ancora per rinnovare al Parlamento, ora in particolare al Senato, e a tutte le forze politiche l’appello a scongiurare l’introduzione nel nostro ordinamento di limitazioni ingiustificate al diritto di cronaca e di sanzioni sproporzionate a carico di giornalisti ed editori. Le previsioni del ddl approvato con ricorso al voto di fiducia violano il fondamentale diritto della libertà d’informazione».

La Camera approva il ddl intercettazioni Ed è bagarre. Idv: «Proteggete i ladri»ultima modifica: 2009-06-12T00:48:00+02:00da
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