NEL QUARTIERE TRIESTE. E’ stato l’uomo stesso a chiamare la polizia, arrestato
«Non volevo più vederla soffrire». Così il commercialista Giuseppe Rampello di 60 anni, ha spiegato alla polizia il raptus che lo ha portato venerdì verso ora di cena a uccidere la moglie, Antonia Caccia, 62 anni, con un colpo di pistola, nella sua abitazione in via Alfredo Casella, nel quartiere Salario a Roma. Subito dopo il fatto ha chiamato un prete, amico da sempre della coppia, e poi la polizia.
«MOLTO MALATA» – «L’ho fatto perché era malata», avrebbe detto l’uomo agli inquirenti che lo hanno fermato per l’uxoricidio. La dinamica del delitto e i motivi alla base sono però ancora al vaglio degli inquirenti. Al momento del delitto in casa era presente la figlia dei coniugi.
SMS SUL TELEFONINO– Nella mattina di sabato la Squadra Mobile di Roma ha trovato sul cellulare dell’omicida un messaggio inquietante «Ho ucciso tutti». Nel messaggio inviato al fidanzato della figlia, presente in casa al momento del delitto ma che non si era accorta di nulla, l’uomo si sarebbe anche scusato con il ragazzo. Rimane da chiarire se l’uomo era intenzionato a uccidere anche la figlia o se abbia mandato il messaggio per errore.