Polemiche attraversano le forze dell’ordine. Il sindacato dei caschi bianchi contro l’iniziativa della vice-comandante: «Non siamo gabellieri»

NAPOLI – Carriere dei vigili urbani decise dalle multe. Automobilisti e ambulanti abusivi sicuramente non ne saranno contenti. Ma per una volta si trovano la polizia municipale dalla loro parte. La circolare firmata dal vice comandante Antonietta Agliata – e riportata da «Il Mattino» – ha fatto nascere un putiferio. Dando attuazione al piano varato dal comune, e che riguarda tutti i dipendenti comunali, il testo fissa degli standard di produzione. Parametro che consiste in multe e sequestri. In base al numero di contravvenzioni fatte, verrebbero stabiliti anche i «premi»: benefici in busta paga e avanzamenti di carriera.
LA POLEMICA – Il primo a infuriarsi è stato il generale della polizia municipale Luigi Sementa. La lettere è stata, infatti, fatta circolare quando lui non c’era. Accortosi di quanto fatto dalla sua vice, l’ha chiamata e ha avuto un duro confronto telefonico. L’aspetto ritenuto più grave dai vigili non riguarda il mancato conseguimento degli standard. Nel caso in cui, le contravvenzioni fatte non raggiungessero il numero minimo stabilito, scatterebbero infatti le sanzioni. Nella circolare sta scritto: «Il mancato raggiungimento di tali obiettiva influirà sul giudizio finale connesso alle valutazioni utili per le future progressioni economiche». Le disposizioni messe per iscritto dalla vice comandante Agliata vanno oltre le richiesta fatte dal comune. Nella delibera comunale si parlava infatti solo di un aumento del 50% delle contravvenzioni.
LA POLIZIA CONTRO GLI EX DETENUTI – Un’altra polemica viene messa in piedi dal sindacato della polizia di Stato. Oggetto dello scontro: il progetto regionale «Esco dentro». Le scorte ai turisti composte da ex detenuti, volute dall’assessore Corrado Gabriele, non convincono i poliziotti: «Il recupero e l’integrazione degli ex detenuti, tra l’altro legittimo e doveroso per una società civile, non può avvenire certamente con queste modalità», ha scritto il Consap in una nota inviata al ministro degli Interni, Roberto Maroni. Le parole usate sono molto dure: «Questa indecente iniziativa umilia le forze dell’ordine e la nostra amata Polizia di Stato. Un altro schiaffo in pieno volto al nostro corpo che, dalla sua fondazione, ha visto cadere uomini e donne della Polizia di Stato per il rispetto delle leggi, verso una criminalità sempre più agguerrita ed organizzata».
Giorgio Mottola