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Bari, interrogata la seconda ragazza «Anch’io pagata per andare alle feste»

 

L’amica di Patrizia: non mi sono fermata a Palazzo Grazioli, lei sì

 

BARI — Il racconto di Patri­zia D’Addario trova una nuova conferma. Arriva dall’altra ra­gazza che Gianpaolo Tarantini avrebbe ingaggiato per trascor­rere le due serate nella residen­za romana di Silvio Berlusconi. La prima si sarebbe svolta a me­tà ottobre. La seconda il 4 no­vembre, giorno dell’elezione di Barack Obama. Durante l’inter­rogatorio che si è svolto in una caserma della Guardia di Finan­za, la giovane ha ammesso i viaggi a Roma, i trasferimenti, le soste negli alberghi. E pure lei ha detto di essere stata paga­ta.

Il racconto di Barbara M.
Barbara M. (omettiamo il co­gnome perché si tratta di una testimone e il suo verbale è sta­to segretato per ordine del pub­blico ministero), ha 23 anni. Gli investigatori l’hanno prele­vata ieri mattina alle 8 nella sua abitazione. Tre ore di do­mande per ricostruire i dettagli dei due incontri avuti con il premier. Le sue dichiarazioni coincidono con quelle della donna che era stata candidata alle elezioni comunali con la li­sta «La Puglia prima di tutto» schierata con il Pdl, e invece ha deciso di rivelare i suoi incon­tri con il presidente del Consi­glio. Nuova verifiche dovranno adesso essere compiute per ot­tenere i riscontri. I primi accertamenti avreb­bero consentito di verificare che Patrizia D’Addario è effetti­vamente salita sui voli che ave­va indicato ed ha alloggiato in­sieme all’amica negli alberghi di Roma che erano stati indica­ti loro proprio da Tarantini. La stanza non sarebbe stata regi­strata a loro nome, ma entram­be hanno consegnato i docu­menti alla reception. In partico­lare, il 4 novembre, furono ac­colte all’hotel Valadier e da lì sa­rebbero state poi portate a Pa­lazzo Grazioli. È questa la circo­stanza più difficile da ricostrui­re perché riguarda la dimora privata del presidente del Con­siglio. Durante l’interrogatorio Bar­bara ha chiarito di essere anda­ta via al termine della serata e di aver lasciato Patrizia nella re­sidenza del premier. Ha indica­to le modalità, ha ricordato i particolari dei due eventi, an­che il nome dell’autista e il tipo di automobile utilizzata. Su que­sti particolari si stanno concen­trando adesso gli accertamenti dei finanzieri, per escludere che le due possano essersi mes­se d’accordo. Barbara dice di es­sere spaventata, quasi grida quando afferma che «questa storia mi demolisce perché ho solo 23 anni, non posso permet­termi di portare addosso un’eti­chetta così». Non vuole rilevare l’entità del compenso, però afferma: «Certo che ho preso soldi. Io non faccio per piacere di anda­re alle feste di non so chi. Io per piacere vado alle feste dei miei amici, di mia cugina, di mio fra­tello. Da una vita faccio questo lavoro di ragazza-immagine. Ho fatto Miss Italia, Miss Mon­do, Uomini e Donne, faccio im­magine e animazione per lavo­ro. Se tu mi chiami sapendo chi sono, se mi inviti ovvio che mi paghi, perché io sto prestando un lavoro di immagine».

«Botte dal mio ex»
Subito dopo si scaglia contro Patrizia: «L’altra sera sono tor­nata a casa e ho preso botte dal mio ex fidanzato. L’ho trovato sotto casa con un giornale che parlava di Patrizia e lui sa che lei è una mia amica. A me infat­ti non mi interessa quello che tu fai per vivere, puoi essere professore o escort, per me è uguale. Io guardo la parte uma­na. Noi eravamo proprio ami­che, lei mi raccontava della sua vita, io della mia. E invece ades­so torno a casa e prendo botte, mi ha quasi rotto la mandibola. Lui lo fa per gelosia, non è un estraneo. Mi ha detto: ‘Allora quando sei andata a Roma hai fatto le stesse cose pure tu’. E invece no. Però vaglielo a spie­gare che io non sono Patrizia ma Barbara e lavoro come ra­gazza immagine. Lui ha dato tutto per scontato. Ormai lui non ci crede che io non sono ri­masta a dormire. E invece è pro­prio così, io sono andata via e lei è rimasta. Però noi siamo di­verse. Lei ha 42 anni ed era al­l’ultima spiaggia, per me la sto­ria è diversa». Nega di aver no­minato un legale: «Non ne ho bisogno. Quando è arrivata la Finanza ho chiamato l’avvoca­to, ma ora non mi serve».

I rapporti con Tarantini
Durante l’interrogatorio Bar­bara ha parlato anche dei suoi rapporti con Tarantini. Alle ra­gazze gli inquirenti sono infatti arrivati indagando sulla sua at­tività imprenditoriale. Fino al 2008 l’uomo ha gestito con il fratello Claudio una società ba­rese — la Tecno Hospital — specializzata nelle tecnologie ospedaliere. L’ipotesi dell’accu­sa è che abbia versato tangenti per ottenere gli appalti. In cam­bio delle commesse avrebbe da­to soldi, ma — ed è questa la circostanza emersa dall’ascolto delle sue conversazioni telefo­niche — avrebbe offerto anche le prestazioni di squillo di lus­so. Ragazze giovani e belle che si sarebbero vendute per 500 euro a notte. Patrizia ha detto che la pri­ma proposta per andare a Palaz­zo Grazioli prevedeva «un com­penso di 2.000 euro, ma Gianpaolo me ne diede soltan­to 1.000 perché non avevo ac­cettato di rimanere». La secon­da volta «non presi soldi per­ché Berlusconi mi aveva pro­messo che mi avrebbe aiutato a sbloccare la mia pratica edili­zia ». Al magistrato la donna ha consegnato anche alcune regi­strazioni degli incontri e un vi­deo che sostiene di aver girato all’interno del palazzo.

Fiorenza Sarzanini

Bari, interrogata la seconda ragazza «Anch’io pagata per andare alle feste»ultima modifica: 2009-06-20T12:15:06+02:00da
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