Non solo nel corno d’africa. Tre persone a bordo di un gommone hanno preso possesso della barca derubando il proprietario

Il mare di Posillipo
NAPOLI – Non più bandiere nere con il teschio e le tibie e non solo nel corno d’Africa. La pirateria sbarca nel mare di Napoli, a largo di Posillipo. Tre persone, a bordo di un gommone, hanno prima speronato una grossa imbarcazione e poi ne hanno preso possesso, derubando il proprietario e un suo ospite.
BARCA LUNGA 13 METRI – Vittima un uomo di Cardito, in provincia di Napoli, titolare di una concessionaria di automobili e un suo dipendente. Avevano deciso di trascorrere la serata a bordo della barca dell’imprenditore, un Manò Marine, lunga 13 metri. Si trovavano nel mare di Posillipo, di fronte a palazzo Donn’Anna. All’improvviso hanno subito un vero e proprio assalto piratesco. Tre uomini, a bordo di un gommone, hanno speronato l’imbarcazione. Armati di mitraglietta e pistola sono saliti a bordo e hanno derubato l’imprenditore e il suo ospite. Il bottino: un Rolex e un Sector, della carta di credito, contanti per 1300 euro, un anello d’oro e cellulari.
UOMO IN MARE – Non era, però, solo a questo che puntavano i tre rapinatori. Dopo essersi impossessati dei beni di valore, hanno fatto indossare alle due vittime il giubbotto salvagente e e li hanno costretti a buttarsi in mare. A quel punto, hanno preso possesso della barca e si sono allontanati, facendo perdere le loro tracce.
SALVATI DAI CANOTTIERI – I due uomini, di 38 e 46 anni, sono stati tratti in salvo dai canottieridel vicino circolo Posillipo che si stavano allenando in quelle acque e che li hanno portati a riva a bordo delle loro canoe. Giunti al circolo Posillipo, sono stati soccorsi da una squadra del 118 per un principio di assideramento.
IL PRECEDENTE NEL 2005 – Nell’agosto del 2005, diverse bande di pirati presi di mira le barche di lusso, attraccate al largo dell’isola di Ischia e di Capri. Si avvicinavano a luci spente alle navi, partendo da Castellammare, Pozzuoli e Procida. Rapinavano le persone a bordo e si impossessavano delle navi. Per bloccare il fenomeno fu necessario un ingente dispiegamento di forze militari.
Giorgio Mottola