La rivolta contro il regime portata avanti dai riformisti di mousavi. La Cnn: almeno 19 vittime. Ma la tv di stato replica: 10 vittime, bruciata una moschea
TEHERAN (IRAN) – Non si ferma la violenza in Iran dopo i probabili brogli che hanno sancito il trionfo del presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad nelle recente elezioni presidenziali a dispetto di quello che avrebbe dovuto essere il vincitore, vale a dire il riformista, Mir Hossein Mousavi. E da sabato ormai è scontro aperto tra i sostenitori di Mousavi e il regime, dato che la Guida suprema della teocrazia iraniana l’ayatollah Kamenei si è schierato venerdì ufficialmente con il vincitore, vale a dire Ahmadinejad.
BAGNO DI SANGUE – La prima manifestazione non autorizzata verificatasi a Teheran sabato si è conclusa con un bagno di sangue. La tv Usa Cnn parla di almeno 19 morti, ma riporta voci raccolte da testimoni che ne hanno parlato sui siti internet di social network, che parlano anche di 150 morti e centinaia di feriti. Senza contare il morto e tre feriti a seguito dell’attentato provocato da un kamikaze che si sarebbe fatto esplodere nell’ala nord del mausoleo dell’ayatollah Khomeini, alla periferia meridionale di Teheran.
Su Youtube è stato pubblicato un filmato con la morte di una ragazza colpita dalle milizie Basaji (nella foto un frame). Un video atroce: la giovane, poco più che ventenne, è stesa a terra in una pozza di sangue e alcune persone provano a praticarle invano un massaggio cardiaco. Secondo i blogger, la ragazza è una delle due vittime di questa ennesima giornata di proteste per le vie di Teheran
LOTTA MEDIATICA – Ma lo scontro in Iran avviene non solo nelle piazze anche per il controllo dell’informazione. Dopo che il regime ha cacciato ufficialmente i cronisti stranieri le notizie arrivano con difficoltà. L’opposizione si affida al web, blog, siti e social network. Il regime replica con la propaganda di Stato affidandosi a tv, giornali e radio da lui controllate. Smentendo però diverse volte se stesso.
L’INCENDIO – Ecco dunque che da Teheran la tv di Stato manda prima la notizia che un numero imprecisato di persone sono morte sabato a Teheran per l’incendio di una moschea appiccato da «rivoltosi» nel corso proprio della manifestazione dell’opposizione. L’emittente ha anche mostrato immagini dell’edificio in fiamme. Poco dopo però arriva la smentita: nessun morto nell’incendio della moschea.
Secondo sempre la tv di stato iraniana inizialmente erano solo 13 le persone uccise negli scontri tra la polizia e quelli che vengono definiti gruppi terroristici. Cifra poi ridotta a 10 morti e un centinaio di feriti.