Azzurri eliminati dalla Confederations Cup. Lippi sbaglia la formazione. Nel finale fallito il gol qualificazione. Usa-Egitto 3-0: passano gli americani
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Toni e Rossi sono l’immagine della sconfitta (Ap) |
PRETORIA – Inutili. È l’aggettivo giusto per gli azzurri scesi in campo contro il Brasile, che si è imposto con un imperioso 3-0 e ha eliminato gli azzurri dalla Confederations Cup. L’incredibile successo 3-0 degli Usa sull’Egitto qualifica per la semifinale gli americani, che se la vedranno con la Spagna, mentre il Brasile affronterà i padroni di casa del Sudafrica. Nel giorno del 39mo anniversario della finale mondiale di Messico ’70 (Brasile-Italia 4-1), i carioca impartiscono all’Italia un’altra lezione.
LIPPI, QUANTI ERRORI – Si parte con una formazione sbagliata del ct Marcello Lippi, che in difesa opta inspiegabilmente per Dossena al posto di Grosso, e il giocatore del Liverpool causerà il ridicolo autogol della terza segnatura carioca più l’intervento sbagliato che spalanca a Luis Fabiano l’occasione del 2-0. A centrocampo dà fiducia a Montolivo al posto di Gattuso, rimette Camoranesi al posto di Giuseppe Rossi, più Toni per Quagliarella. Poi capisce di aver sbagliato e già al 38′ del primo tempo toglie Iaquinta per Rossi, e nella ripresa via Toni e Montolivo per Gilardino e Pepe.
DOMINIO – Nel primo tempo il Brasile domina in lungo e in largo: il primo e unico tiro degli azzurri (alto) arriva al 28′ con Camoranesi. La difesa imbriglia bene Kakà, ma Luis Fabiano, Robinho e Maicon impazzano, mentre al centro Felipe Melo e Gilberto Silva fanno ordine. L’Italia fa fatica a uscire dalla propria metà campo e in alcuni casi è un vero e proprio assedio. Buffon salva la porta un paio di volte e al 33′ Lucio su rimpallo prende l’incrocio dei pali. È l’annuncio del gol, che arriva puntuale al 37′ con Luis Fabiano (il migliore in campo). Cannavaro sbaglia il fuorigioco, l’attaccante del Siviglia si trova davanti al portiere e non fallisce. Al 43′ doppietta di Luis Fabiano con scambio volante con Kakà e Dossena che non chiude. Tracollo Italia un minuto dopo con autogol di Dossena su cross di Robinho che avrebbe messo ancora Luis Fabiano solo davanti a Buffon. Gli azzurri non incassavano tre gol nel primo tempo dal 1957 contro la Jugoslavia.
RIPRESA – Nel secondo tempo l’Italia mette almeno un po’ d’orgoglio, ma il Brasile controlla la partita senza fare eccessiva fatica e in contropiede è sempre pericoloso. Nel finale gli azzurri sbagliano anche un paio di buone occasioni con Gilardino e Pepe (su uscita sbagliata di Julio Cesar).
«CONDIZIONI NON OTTIMALI, PIANO CON I GIOVANI» – «Il Brasile è una delle squadre più forti del mondo e noi ci siamo presentati in condizione non brillante. Questo è quello che possiamo fare adesso. E ho detto adesso. Non vuol dire che anche in futuro sarà così. Certo ora non meritavamo di più». Questa la giustificazione di Lippi dopo la batosta carioca. «Siamo fuori e ci dispace molto, ma il nostro cammino prosegue. Dall’esterno devono stare calmi e non spingere con i giovani, perché ci vuole personalità, esperienza, una certa abitudine a certe partite». Fabio Cannavaro, che con 126 partite ha uguagliato il record di Paolo Maldini in azzurro: «Usciamo con due sconfitte di fila e questo ci fa male. Siamo venuti qui per provare alcune cose, far fare esperienza ai ragazzi, ma questa Confederations non deve farci perdere di vista il nostro obiettivo che è la qualificazione ai mondiali».
PROSSIMI IMPEGNI – L’Italia tornerà in campo il 12 agosto a Basilea per un’amichevole con la Svizzera. Il 5 settembre trasferta in Georgia per le qualificazioni mondiali e il 9 a Torino con la Bulgaria.