Si sono sposate nel 2001 nello New Hampshire. Toni Layton ha trascinato in tribunale l’atleta di origine cecoslovacca e minaccia di rivelare «torbidi segreti»
Martina Navratilova e la moglie Toni Layton |
NEW YORK – L’eguaglianza dei diritti adesso è totale. Una delle coppie gay più celebri del mondo, la star del tennis Martina Navratilova e la moglie Toni Layton sono invischiate in un divorzio multimilionario che nulla ha da invidiare a quelli, altrettanto rabbiosi, tra celebri coppie etero quali Paul McCartney e Heather Mills e Madonna e Guy Ritchie. Nell’era obamiana in cui ben cinque Stati americani hanno legalizzato i matrimoni gay, anche questo è il segno dei tempi. A lanciare l’offensiva è stata la 56enne Layton che ha aspettato l’inizio del torneo di Wimbledon e il mese in cui negli Stati Uniti si celebrano i diritti dei gay per trascinare in tribunale la 52enne atleta di origine cecoslovacca, promettendo di gettarla sul lastrico. «Ha distrutto la mia vita» afferma Toni nella denuncia depositata questa settimana in Florida. Dove accusa Martina di averla «scaraventata per strada con soltanto i vestiti che avevo indosso». Dopo aver «cambiato la serratura delle sei magioni che condividevamo dal 2001», quando convolarono a nozze in una romantica cerimonia privata nel New Hampshire.
RESTITUZIONE DEI REGALI – Come risarcimento per «crudeltà fisica, emotiva e mentale» e «rottura della partnership domestica», la moglie tradita chiede svariati milioni di dollari all’ex compagna ben nove volte vincitrice a Wimbledon (un record). Oltre alla restituzione di «innumerevoli effetti personali intestati a me sola» – tra cui sei automobili, un motoscafo, due jet-ski e due scooter – e di altrettanti regali fatti alla 52enne Navratilova, tra cui gioielli, una bicicletta, vasi di ceramica, animali domestici e persino due fucili e una pistola. Tecnicamente le due donne non potrebbero divorziare perché la Florida, stato in cui entrambe risiedono, non riconosce la validità delle unioni omosessuali. Ma la Layton spera di avvalersi dell’accordo pre-nuziale in cui le due donne avrebbero acconsentito a «condividere in parti uguali tutte le proprietà e i beni acquisiti durante il nostro matrimonio». Incluse quattro ville comprate negli anni in cui erano rimaste assieme.
«SEGRETI TORBIDI DI MARTINA» – Nonostante la laconica risposta della sua portavoce («non commentiamo su questioni private») la Navratilova sarebbe propensa a chiudere al più presto la partita nel timore che la sua ex decida di portare a segno la sua più recente minaccia: scrivere una libro per svelare «i molti segreti torbidi del passato e del presente di Martina, gli intrighi riguardanti l’arcirivale Chris Evert, la natura incestuosa della Women’s Tennis Association, nomi di ex amanti, conflitti di interesse negli affari». «Rischia di essere una separazione ancora più brutta della prima» profetizza sul suo blog Perez Hilton, influente cronista gossip apertamente gay, ricordando il precedente divorzio della Navratilova dalla biondissima scrittrice texana Judy Nelson. Che le fece causa per 7,5 milioni di dollari dopo essere stata messa alla porta dalla star, per la quale aveva abbandonato marito e figli. «Ho lasciato la mia famiglia per accudire Martina, per aiutarla nei momenti difficili, per farle da manager, per essere la sua compagna e anima gemella» aveva spiegato alla giornalista Barbara Walters della Abc. Una relazione solo all’apparenza diversa: in realtà uguale a tantissime altre. Si amano, vivono sotto lo stesso tetto, crescono insieme. Poi si lasciano, piangono, litigano. E finiscono in tribunale. Il copione, per Judy e Martina e adesso Toni e Martina, è identico a quello di milioni di coppie in tutto il mondo.