Moto gp. Ad Assen Rossi conquista da dominatore il gp d’Olanda davanti a Lorenzo: è la sua centesima vittoria in carriera
«Una giornata da ricordare» dice felice e superfesteggiato da amici e avversari. Valentino Rossi vince il gp d’Olanda davanti a Lorenzo e conferma il primato in classifica generale. Già questo basterebbe per essere contento. Ma oggi è una giornata partioolare, quella nella quale Valentino arriva a quota 100 vittorie in carriera. Cento successi e quasi sempre altrettante «mattane» a fine gara. Come oggi, quando srotola assieme ai fidati amici un lungo striscione. Sopra, la gallerie delle foto delle sue vittorie, dalla prima in 125 nel 1996 a Brno, quando aveva 17 anni, fino all’ultimo successo di questa stagione prima di oggi, in Spagna due settimane fa.
IL PRIMATO E IL FUTURO – Cento trionfi in 217 gare, quasi una media di una vittoria ogni due gare. Ora punta alla leggenda, cioè ai 122 successi di Giacomo Agostini. «Diventare il secondo pilota nella storia di questo sport ad arrivare a 100 vittorie – aveva affermato Rossi prima della gara- è una bella soddisfazione. Arrivare ai risultati di Agostini dipende da quanta voglia di correre e quanto tempo avrò a disposizione. Per avvicinarmi a lui servirebbero ancora 3 stagioni fortunate». Certo, dipenderà da tante cose, ma al momento Rossi appare più che soddisfatto e della motto, del team, del futuro. A fine gara lo conferma in tv: «Stiamo lavorando benissimo, la moto è ottima. E ringrazio la Yamaha: è merito loro se ancora corro. Intanto mi godo il momento e ringrazio tutti: team, amici e famiglia. E speriamo di vincerne ancora un po’». Però intanto è il momento di celebrare tutta una carriera: «E’ stato emozionante. E’ una giornata che ricorderò sempre. Anche perchè la centesima vittoria è venuta qui ad Assen, che è il circuito attuale con più storia nel motociclismo e dove aveva vinto anche Graziano. Il massimo per me»
LA GARA – L’otto volte campione del mondo della Yamaha, saldamente al comando dall’inizio alla fine, ha staccato di oltre cinque secondi il compagno di squadra Lorenzo e Stoner (Ducati). Per Rossi è il terzo successo in stagione. «Non volevo arrivare a un’altra volata finale con Lorenzo- ha detto ossi – oggi no. Così mi sono detto: provo ad andare via. Ed è andata bene così». Lorenzo dal canto suo gli rende merito: «Sono contento, dopo una brutta partenza sono riuscito a stare dietro a Vale che oggi andava molto molto forte. E’ il suo giorno, ha vinto 100 Gran Premi, una cifra quasi inarrivabile per chiunque». Ora Valentino è da solo in vetta alla classifica iridata con 131 punti, 5 in più di Lorenzo e 10 in più di Stoner. Ancora una giornata storta per Daniel Pedrosa (Honda) che dopo essere partito dalla seconda posizione è scivolato a terra nella prima parte di gara. Fuori causa anche il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso, ritiratosi a 16 giri dalla fine. Il quarto posto è andata alla Yamaha dell’americano Colin Edwards, davanti alla Suzuki dell’australiano Chris Vermeulen. Capirossi, proprio all’ultimo giro, quando era sesto, è stato danneggiato da Elias su una curva nel finale. Entrambi hanno dovuto «tagliare» sull’erba perdendo posizioni. Capirossi chiude decimo, Elias viene penalizzato. E Caprossi alla fine non se la prende più di tanto. «Sono cose che ci stanno. Anzi, mi spiace per la penalizzazione di Elias. Non c’era scorrettezza, sono episodi che in gara succedono.»
125 e 250 – In 250 la vittoria va al giapponese Aoyama, con Hector Barbera secondo e Simoncelli terzo ma comunque soddisfatto, nonostante un «incidente» proprio con Barbera nel finale. «Sono contento perchè da come si era messa la gara non pensavo di arrivare sul podio. Peccato, perchè la gomma ha avuto qualche problema, nelle prove abbiamo lavorato bene ora si è disttutta. Sono contento di aver preso il podio, peccato perchè potevo vincere. Barbera mi ha toccato e se usano sempre lo stesso metro dovrebbero dire qualcosa anche a lui. Lo fanno con me, lo devono fare anche con gli altri». In 125 doppietta spagnola con Gadea e Simon. Quarto Iannone e ottavo corsi.