In Spagna appello a turisti e residenti di altri Paesi per stroncare la criminalità, per loro sempre pronto un gruppo di traduttori
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(Afp) |
MADRID – Non importa che parlino correttamente spagnolo, conta invece che abbiano la vista buona, intuito veloce e udito fino: gli stranieri che abitano e frequentano la Costa del Sol sono i «confidenti» che la polizia nazionale spera di reclutare nella lotta al crimine. Tanti, sempre di più, gli immigrati residenti, ma anche i turisti di passaggio, vittime predilette della piccola delinquenza, sono stati ufficialmente invitati a collaborare alla loro protezione da parte delle autorità locali, fornendo informazioni, segnalazioni e denunce. Strettamente riservate. L’identità dei «delatori», come alcuni giornali hanno definito i potenziali suggeritori, resterà segreta. Mentre gli investigatori lavoreranno sul materiale raccolto attraverso un indirizzo elettronico, malaga.costadelsol@policia.es , aperto allo scopo.
LO SLOGAN – Nell’appello, concepito sotto lo slogan «Per una Costa del Sol più sicura», si precisa che non è necessario sforzarsi di tradurre in castigliano i propri indizi: un gruppo di traduttori è a disposizione per interpretare gli idiomi più diffusi in Andalusia. La comunità straniera rappresenta circa il 16% della popolazione della provincia di Malaga: su quasi 1 milione e 600 mila abitanti, ci sono 250 mila forestieri. Poco meno di 70 mila sono britannici, 24 mila marocchini, 15 mila tedeschi e altrettanti argentini. I diecimila italiani sono al sesto posto in classifica, per numerosità, quasi alla pari con gli undicimila rumeni, che rappresentano il gruppo in maggior crescita. Sono ben rappresentati anche colombiani, ucraini, francesi, olandesi, tutti con più di seimila residenti. Ai quali bisogna aggiungere milioni di turisti che ogni anno scelgono l’Andalusia per viaggi di piacere.
«COSTA NOSTRA» – Ma Costa del Sol e Costa Brava rappresentano anche i rifugi preferiti, in Spagna, di mafiosi e camorristi latitanti e le basi dorate dei loro traffici internazionali. La «Costa Nostra», come l’ha ribattezzata un paio d’anni fa Roberto Saviano, autore di «Gomorra». Recentemente una delle principali preoccupazioni degli investigatori spagnoli è stata la mafia russa, con l’organizzazione «Tambovskaya», nel mirino l’anno scorso del giudice Baltasar Garzon, con l’Operazione Troika. Il dispiegamento di agenti sui litorali è stato rinforzato, ma milioni di occhi vedono meglio di qualche migliaia.
Elisabetta Rosaspina