Il testo approvato con 157 voti favorevoli, 124 contrari e 3 astenuti. Introdotto il reato di immigrazione clandestina
Alcuni manifestanti protestano in piazza Navona, a Roma, contro il pacchetto sicurezza (Ansa) |
ROMA – L’aula del Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge sulla sicurezza (leggi), che ora è legge dello Stato. I sì sono stati 157 (Pdl, Lega), i no 124 (Pd, Idv, Udc), gli astenuti 3. Il provvedimento, tra le altre cose, contiene l’introduzione del reato di immigrazione clandestina e la possibilità di organizzare le ronde in città.
BAGARRE IN AULA – L’appovazione in via definitiva del disegno di legge ha infiammato palazzo Madama: I senatori dell’Italia dei Valori hanno alzato cartelli con su scritto «I veri clandestini siete voi», «Governo: clandestino del diritto». Per tutta risposta i senatori della Lega si sono alzati in piedi facendo con le mani segno di vittoria. Come una squadra compatta, con tanto di cravatte e pochette uguali, tutte “verde Padania”. Soddisfazione anche tra i ministri del Carroccio presenti in Aula: quello dell’Interno Roberto Maroni si è sbracciato in segno di saluto verso i senatori della Lega.
MARONI – Il titolare del Viminale si è detto «molto soddisfatto» per l’approvazione del ddl sicurezza. Il provvedimento, ha spiegato il ministro, «conclude un lavoro iniziato un anno fa e che ha visto l’approvazione di diverse norme per il contrasto alla criminalità organizzata, all’immigrazione clandestina e per migliorare la sicurezza urbana». D’altro canto Maroni ha voluto sottolineare il «rammarico» per le «falsità» che sono circolate in merito al ddl e che hanno portato l’opposizione a votare contro. Secondo il ministro l’opposizione ha «perso un’occasione per stare dalla parte dei cittadini».
UE – Dura la condanna del pacchetto sicurezza da parte di monsignor Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti e degli itineranti, secondo il quale la legge porterà «dolori e difficoltà» per gli immigrati. Da Bruxelles, prima ancora che il Senato desse il via libera definitivo al disegno di legge, il commissario Ue alla Giustizia Jacques Barrot aveva spiegato che la Commissione europea continuerà a vigilare sul pacchetto sicurezza del governo italiano, assicurandosi che il testo approvato definitivamente al Senato rispetti le normative comunitarie sulla libera circolazione dei cittadini Ue. «Abbiamo il compito di monitorare e lo eserciteremo», ha chiarito Barrot, ricordando che Bruxelles ha già ottenuto dall’Italia l’impegno a rinunciare all’aggravante per l’immigrazione clandestina e all’espulsione automatica nei casi di condanna superiore a due anni nei casi che riguardano i cittadini comunitari.
«SOLO UN PUGNO SBATTUTO SUL TAVOLO» – Il disegno di legge sulla sicurezza che il Senato sta licenziando in questi minuti «altro non è se non un pugno sbattuto sul tavolo, ma senza alcuna efficacia dal lato della sicurezza dei cittadini e sicuramente con gravi violazioni dei diritti civili degli immigrati ai quali affidiamo la cura dei nostri cari e dei nostri beni e il cui lavoro è indispensabile per il funzionamento di miglia di imprese» aveva detto la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro mentre l’Aula del Senato si preparava al voto finale sul provvedimento, dopo un anno di discussione e di scontri politici. «Questo provvedimento ha la stessa efficacia di un pugno sbattuto sul tavolo», ha ripetuto Finocchiaro. «Anche perchè l’unico effetto che avrà sarà di rendere invisibili gli immigrati sul nostro territorio».
Parla Il segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti. Ddl sicurezza, il Vaticano: «Una legge che porterà dolore», Monsignor Marchetto: «Sono dispiaciuto per il via libera definitivo»
MILANO – Ha immediatamente raccolto il parere contrario di monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti, l’approvazione in via definitiva del disegno di legge sulla sicurezza. La nuova legge porterà «molti dolori e difficoltà» gli immigrati, secondo Marchetto. «Anche se si aspettava questa approvazione – afferma al telefono l’Arcivescovo commentando l’ok del Parlamento alla nuova legge – non posso non essere triste e dispiaciuto, con preoccupazioni per la prospettiva che ci si apre dinanzi e a mio avviso porterà molti dolori e difficoltà per persone che, già per il fatto di essere irregolari, si trovano in una situazione di precarietà».
«NON DEMONIZZARE LO STRANIERO» – Il responsabile vaticano per l’immigrazione, mons. Antonio Maria Vegliò, chiede che non vengano demonizzati o criminalizzati gli stranieri. Nel giorno in cui è stato approvato il pacchetto sulla sicurezza, l’esponente della Santa Sede, in un articolo su “Aggiornamenti Sociali”, critica chi vede nell’immigrazione «un’invasione dalla quale bisogna difendersi».
LE CRITICHE – Marchetto da parte sua analizza i vari punti critici della legge appena approvata, a partire dal reato di immigrazione clandestina. «La criminalizzazione dei migranti è per me il peccato originale dietro al quale va tutto il resto», afferma il presule. L’estensione a due a sei mesi della permanenza nei centri di espulsione (Cie) «avrà gravi conseguenze per coloro che saranno detenuti e – afferma Marchetto – poiché in Europa ci sono paesi che prevedono un periodo di detenzione più breve non si può dire che si tratti di un costringimento europeo». Il segretario del dicastero vaticano critica poi l’obbligo di denuncia dei clandestini da parte dei pubblici ufficiali: «Sarà carico di conseguenze», prevede.