L’inchiesta era partita da un esposto anonimo che segnalava l’abitudine, diffusa, di timbrare i cartellini di ingresso di colleghi assenti o in ritardo
Una scena del film
PRATO – Come nel film «Fantozzi subisce ancora», dove il più famoso ragioniere d’Italia era costretto a far muovere dei manichini che dovevano sembrare impiegati al lavoro. All’ospedale Misericordia e Dolce di Prato non c’era Fantozzi ma qualcuno che decideva di non andare a lavoro e qualcuno che timbrava i cartellini per gli assenti. L’inchiesta sull’assenteismo finisce con centodue indagati, tra medici, infermieri e dipendenti vari che facevano finta di essere in servizio e invece non c’erano affatto, tutto grazie a false vidimazioni del cartellino.
L’INCHIESTA – Erano solo due gli apparecchi marcatempo controllati dalle videocamere sugli otto presenti all’ingresso del lato nuovo dell’ospedale «Misericordia e Dolce» di Prato. Le avevano fatte installare i carabinieri, coordinati dal pm Roberta Pieri, nell’ambito dell’inchiesta su presunti illeciti compiuti da alcuni dipendenti nella vidimazione dei badge per l’orario di lavoro. Due videocamere sole, attive dal 29 maggio al 23 agosto 2008, che hanno permesso di scoprire ben 102 dipendenti dell’Asl che effettuavano vidimazioni irregolari.
CINQUE DIPENDENTI IN MANETTE – Sono alcuni dei dati forniti oggi dal procuratore della Repubblica di Prato, Piero Toni che insieme al sostituto Pieri, ha presentato i risultati dell’indagine che lo scorso 23 giugno aveva portato all’arresto di 5 dipendenti (un medico, un infermiere, due uscieri e un addetto alla sicurezza), mentre altri 22 dipendenti erano stati raggiunti da un avviso di garanzia. Truffa ai danni della Asl 4 di Prato l’accusa per tutti. Il gip ha confermato gli arresti domiciliari per 3 dei 5 dipendenti, mentre ha deciso la sospensione dal pubblico servizio per gli altri due. La stessa richiesta di sospensione è stata accettata anche per altri 6 indagati. L’inchiesta era partita da un esposto anonimo che segnalava l’abitudine, diffusa, di timbrare i cartellini di ingresso di colleghi assenti o in ritardo. Per gli altri 75 controllati, è stato spiegato, sono state riscontrate irregolarità dello stesso genere ma in misura inferiore (da 1 a tre) e a loro è stato comunicato l’avviso di conclusione delle indagini.
IL DIRETTORE DELLA ASL – «Occorre prendere spunto da questa situazione per assumere tutte quelle iniziative volte ad impedire e scoraggiare il ripetersi di ulteriori episodi di malcostume e a ricreare un clima in cui tutti siano motivati a svolgere con onestà e passione il loro lavoro.Sono amareggiato e sdegnato da questa vicenda». Lo afferma il direttore generale dell’Asl 4 di Prato, Bruno Cravedi, dopo le misure cautelari assunte dall’autorità giudiziaria nei confronti di alcuni lavoratori indagati per omessa o irregolare timbratura del cartellino personale che registra l’entrata e l’uscita dal servizio. Dopo le indagini, informa una nota, l’Asl ha adottato una serie di iniziative che riguardano l’avvio dei provvedimenti disciplinari e la sospensione dal servizio di dieci operatori. La sospensione ha avuto decorrenza immediata, in attesa anche degli accertamenti che saranno svolti dalla Commissione di indagine appositamente costituita per l’accertamento dei fatti e la proposta di sanzioni disciplinari. L’Azienda si riserva inoltre la facoltà di costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni. Tra le iniziative adottate, prosegue la nota, si segnalano il potenziamento e l’estensione della procedura informatica sulle presenze in servizio, con possibilità di visualizzazione, in tempo reale, della situazione in ogni struttura. Si procederà alla razionalizzazione delle postazioni marcatempo, attualmente collocate in sette punti diversi dell’ospedale, per ridurle a tre. Cravedi ha poi riunito gli organi di direzione aziendale e ha inviato una lettera a tutti i dirigenti ed ai quadri intermedi per richiamarli alle loro competenze e responsabilità in ordine alla gestione del personale assegnato. Sono stati inoltre convocati specifici incontri con le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza.