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Vicenza, corteo contro la base Usa «Varcheremo la linea rossa»

 

LA PROTESTA. La manifestazione a pochi giorni dal vertice G8 che si terrà a L’Aquila. Bloccati alcuni Disobbedienti

Partecipanti al corteo No Dal Molin (Ansa)

MILANO – La «variabile» che mette più paura, perché imprevedibile, è quella di una nuova, forte scossa di terremoto. Ma a pochi giorni dal via, a tenere alta l’attenzione dei responsabili della macchina organizzativa del G8 dell’Aquila è anche il fitto calendario di iniziative di protesta che peraltro non dovrebbero interferire con il sofisticato «mix» di misure prese a tutela dei «grandi» della terra. E a Vicenza, in occasione della manifestazione contro l’ampliamento della base statunitense (10mila persone secondo le previsioni degli organizzatori), è prevista quella che può anche essere considerata una «prova generale» di pacifisti, sinistra antagonista, sindacati di base e semplici cittadini. «Non abbiamo mai nascosto le nostre intenzioni, oggi varcheremo la linea rossa ed entreremo nella base, per noi non è un’occupazione» annuncia Cinzia Bottene, da sempre leader del movimento ‘No dal Molin’, spiegando le intenzioni del corteo. «Lo faremo per sollecitare Obama perché venga a Vicenza – sottolinea Cinzia Bottene – e si renda così conto della scelta scellerata che stanno facendo», ricordando inoltre di aver «già inviato una lettera di invito, tramite canali istituzionali al presidente Usa».

BLOCCATI – Intanto, la Digos di Padova ha fermato alcune auto di giovani ‘disobbedienti’ in partenza dal festival di Radio Sherwood per la manifestazione di Vicenza. All’interno delle auto la polizia avrebbe scoperto sacchetti con bulloni e biglie e un giovane è stato fermato e portato in questura. Dal presidio del ‘No dal Molin’ Luca Casarini, laeder dei centri sociali del nordest, attacca: «Qui sta avvenendo una cosa inaudita e vergognosa. Vengono fermati i giovani in partenza da alcune città per venire a Vicenza. Si vuole impedire di manifestare e la cosa più grave è che questa città viene militarizzata con i carabinieri del ‘Tuscania’ di solito impegnati in Afghanistan».

MANIFESTAZIONI – In vista del G8 che si terrà a L’Aquila dall’8 al 10 luglio, Abruzzo Social Forum e comitati cittadini aquilani vorrebbero limitare le manifestazioni «in loco» a iniziative di controinformazione e di sensibilizzazione sulla realtà del sisma, nel timore che eventuali incidenti possano oscurare mediaticamente quelli che sono i problemi della ricostruzione. E questo finirà con il dirottare sulla capitale, marcia del 10 luglio esclusa, la maggior parte delle iniziative di Cobas e centri sociali. Un primo appuntamento è quello di martedì 7 in piazza Barberini, a poche centinaia di metri dall’ambasciata Usa di via Veneto, quando i no global daranno il «benvenuto» ai partecipanti al vertice con musica sparata ad altissimo volume. Per l’8 e il 9 sono invece previste, sempre nella capitale, varie «iniziative comunicative». Il 10 mattina, il rendez-vous con gli aderenti alla rete romana è fissato invece a Largo Passamonti, allo Scalo San Lorenzo, da dove partiranno i pullman per la marcia in programma a L’Aquila.

FIACCOLATA – Fitto anche il cartellone di eventi griffati Abruzzo Social Forum (che comprende tra gli altri Associazione Peppino Impastato, Coord.to NO G8 Sulmona e Lanciano, FIOM-CGIL Reg.le, Funzione Pubblica CGIL Reg.le, Giovani Comunisti-Abruzzo, Kabawil, Legambiente, Libera-Abruzzo, Rete Molisana Basta G8, Ufficio Pastorale Social Lanciano-Ortona), che verrà aperto la notte del 6 da una fiaccolata a tre mesi esatti dal sisma. Martedì 7 è prevista la partecipazione alla tappa pescarese di Goletta Verde; mentre giovedì 9, in occasione dell’avvio del processo riguardante la discarica di rifiuti tossici rinvenuta a Bussi sul Tirino, i rappresentanti delle associazioni saranno in tribunale a Pescara per un sit-in.

MISURE – Sul fronte della sicurezza, tutto è stato già definito nei minimi dettagli, anche se la macchina organizzativa è abbastanza flessibile da potersi adattare ad eventuali cambi di programma dell’ultima ora. L’arrivo di tutte le delegazioni è concentrato tra il 7 e l’8 ed è diluito tra gli aeroporti di Fiumicino, Ciampino e Pratica di Mare. Gli spostamenti tra la capitale e la caserma della Guardia di Finanza, «location» del vertice, avverranno soprattutto in elicottero, sfruttando il locale eliporto e l’aeroclub di Preturo, la cui pista è stata rifatta di recente. Su tutti vigileranno i caccia e gli aerei-spia (compreso un «Predator», il velivolo senza pilota forte dell’esperienza accumulata in Iraq e Afghanistan) dell’Aeronautica militare. Complessivamente, il dispositivo prevede l’impiego di almeno 6-7mila tra militari e forze dell’ordine, con grande attenzione per tutti gli obiettivi sensibili: nei giorni scorsi, a Roma in molti hanno lamentato improvvisi blackout delle comunicazioni, e qualcuno li ha collegati alle prove dei «jammer», i dispositivi che oscurano i cellulari durante il passaggio dei cortei ufficiali.

Vicenza, corteo contro la base Usa «Varcheremo la linea rossa»ultima modifica: 2009-07-04T16:01:47+02:00da
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