Al g8 a l’Aquila. Un uomo si avvicina troppo a Gheddafi dopo la foto di gruppo. E si crea il caos. Travolto Sarkozy
L’AQUILA – Attimi di tensione durante l’ultima foto di gruppo a L’Aquila, quella che ha concluso il vertice nel capoluogo abruzzese. Leader stretti uno accanto all’altro, membri delle delegazioni, fotografi e reporter che si avvicinano troppo ai Grandi e servizi di sicurezza che si incrociano. Un parapiglia aggravato, o forse addirittura provocato, dal fatto che una persona ha provato ad avvicinarsi al leader libico Gheddafi, mettendo in allarme le guardie del corpo del colonello.
RESSA – I capi di Stato di governo si sono schierati in bella fila per l’immagine che suggella il summit. Ma quando sono state sciolte le righe, per la prima volta in tre giorni sono saltate tutte le rigidissime misure di sicurezza osservate per la stampa. Fotografi e cameraman si sono lanciati senza più filtri verso i leader che a uno a uno salivano sui quadricicli elettrici per lasciare l’area del vertice per riprenderli finalmente da vicino. Gli uomini della sicurezza non ci hanno pensato un attimo e si sono messi a correre ognuno verso il proprio “protetto”: i russi, in particolare, si sono lanciati verso il presidente Dmitry Medvedev e i libici verso Muammar Gheddafi che gli stava alla destra. Il risultato? Un po’ di ressa nel grande piazzale della scuola della Guardia di Finanza di Coppito e un capannello nella zona in cui si trovava il leader libico, scortato come sempre anche da un’amazzone. I servizi d’ordine, compresi quelli nazionali, hanno faticato non poco a mettere un po’ di ordine e consentire a tutti di guadagnarsi un varco verso l’uscita.
«NESSUN FERMATO» – Nel video diffuso dal circuito chiuso a disposizione dei giornalisti, si sono viste diverse persone avvicinarsi ai leader, tanto che Nicolas Sarkozy è stato travolto. Il presidente francese è stato investito dagli agenti di scorta ai colleghi. Il capo dell’Eliseo ha dovuto scansare e allontanare da se diversi energumeni che lo hanno spintonato senza tanti complimenti. Tutto comunque si è risolto senza problemi e nessuno, sottolineano fonti della sicurezza, risulta fermato.