Informati Subito

Vedova trovata morta, arrestato il fratello

 

La donna era stata trovata morta il 28 aprile in un’auto parcheggiata in viale Sarca. A inchiodare Pasquale Procacci, 65 anni, le tracce di Dna sull’auto. Il movente in una lite per denaro

 

Maria Teresa Procacci

MILANO – A tradirlo sono state due distinte tracce di Dna isolate nell’auto della vittima e comparate dagli esperti della Scientifica con gli effetti personali, tra cui lo spazzolino da denti, prelevati a casa dell’arrestato. È finito così in manette Pasquale Procacci, 65 anni, accusato dell’omicidio della sorella Maria Teresa Procacci trovata morta il 28 aprile in un’auto parcheggiata in viale Sarca, nella periferia Nord di Milano. Da subito l’uomo era finito nel mirino degli investigatori della Omicidi, il 2 luglio scorso era stato inscritto nel registro degli indagati e ora dovrà rispondere di omicidio volontario. Ancora da accertare l’arma esatta, probabilmente un attrezzo da cantiere, con cui l’uomo ha sfondato il cranio della sorella 69enne.

L’auto con i cadavere della donna ritrovata in viale Sarca

MOTIVI DI DENARO – È nel movente economico, dunque, una lite per il denaro degenerata che si nasconde la risoluzione del caso. La vedova possedeva decine di appartamenti, gestiti da tre società intestate a Maria Teresa, Pasquale e il figlio di quest’ultimo, Antonio. Del patrimonio, eredità del marito morto nel 1998, faceva parte anche una scuderia di cavalli. La donna amministrava il denaro con molta generosità, non risparmiando prestiti e donazioni in parrocchia. Alla ricostruzione mancano solo alcuni dettagli sull’orario e sugli spostamenti della Hyundai col corpo senza vita della donna fino a viale Sarca, quattro chilometri più in là. Elementi che non cambiano il quadro accusatorio e che hanno portato all’esecuzione dell’ordinnza di custodia cautelare in carcere.

LA DINAMICA – È nell’auto sporca di sangue che si consuma il delitto. È lì che gli uomini della Scientifica hanno riscontrato un’anomalia tra il profilo genetico riconducibile al sangue della vittima, trovato in abbondanza sui sedili, e un altro Dna che, invece, apparterebbe al fratello. Proprio lui, che segnalò la scomparsa della donna, ora dove rispondere di omicidio volontario. Un delitto probabilmente commesso davanti al condominio di via Lumière, dove la ricca vedova si era trasferita da qualche mese in attesa della ristrutturazione della sua casa in via Venini. Poi l’uomo parcheggiò l’auto in viale Sarca dove, alle 19 circa del 28 aprile, venne notata da un passante. Il corpo della donna era riverso sui sedili anteriori della sua Hunday blu scuro. Era seminuda, con un braccio che le copriva il viso. La parte frontale del cranio era sfondata, le braccia coperte di lividi. Il 65enne non ha proferito parola quando gli agenti sono andati a prenderlo: ha preso qualche effetto personale e si è lasciato portare a San Vittore.

Vedova trovata morta, arrestato il fratelloultima modifica: 2009-07-16T12:35:31+02:00da
Reposta per primo quest’articolo