L’assessore Oppi: «i roghi sono partiti insieme. C’è una strategia». Le vittime: due allevatori di 58 e 56 anni di Mores Pozzomaggiore. Diversi intossicati
ORISTANO – Numerosi roghi stanno devastando in queste ore la Sardegna. «Sembra che ci sia una strategia dietro gli incendi», ha accusato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Giorgio Oppi. «Non si capisce come sia possibile che questi roghi siano partiti nello stesso tempo. Giovedì era una giornata particolare: si sono commemorati i morti dell’incendio di Curraggia del 1983». Due persone sono morte e un’altra è dispersa proprio in seguito ai vasti incendi divampati nelle campagne del Sassarese. La prima vittima è un pastore di 58 anni, Mario Piu, di Pozzomaggiore. La seconda vittima è Antioco Serra, allevatore cardiopatico di 56 anni, di Mores (sempre in provincia di Sassari). Disperso, invece, un allevatore di Semestene. Piu è stato sorpreso dalle fiamme a metà pomeriggio mentre cercava di salvare il suo gregge. Serra è stato stroncato da un infarto mentre di corsa tentava di mettersi in salvo dalle fiamme, dopo aver cercato di limitare i danni nella sua vigna. Le fiamme sono arrivate anche a sfiorare il municipio di Loiri, piccolo centro della Gallura. Le fiamme sono partite dalle campagne di Berchiddeddu, frazione di Olbia che è stata evacuata, e, sospinte dallo scirocco si sono dirette verso il paese, sfiorando il centro abitato. Evacuate anche le borgate di Montelittu, Zappallì, Trudda e Azzanì. Decine gli intossicati, compresi vigili del fuoco e volontari, ma nessuno è grave.
BAGNANTI IN FUGA – A Capo Pecora è in corso l’evacuazione di circa 120 bagnanti che, a causa di un incendio sviluppato lungo la costa, sono rimasti intrappolati in spiaggia. Stanno operando quattro motovedette della Guardia Costiera, un elicottero dell’esercito, due elicotteri del Corpo forestale e vari mezzi minori. La Capitaneria di porto di Oristano e quella di Portovesme hanno chiesto alla compagnia marittima Moby l’invio di due mezzi di soccorso per assistere i 200 turisti bloccati dall’incendio e che non possono raggiungere l’entroterra se non via mare. Moby ha immediatamente inviato due rimorchiatori. Momenti di panico tra Porto San Paolo, Budoni e San Teodoro, dove residenti e turisti, alle prese non solo con il fumo denso ma anche con le elevate temperature (oltre 40 gradi), hanno cercato riparo in mare e dentro le chiese.
TRAGHETTI – Centinaia di turisti in partenza dal porto di Olbia, sono rimasti bloccati sulle strade del nord Sardegna a tratti interrotte a causa degli incendi. I centralini dei carabinieri del comando provinciale di Sassari sono stati presi d’assalto con pressanti richieste di aiuto da parte dei vacanzieri. I militari hanno contattato il presidente dell’autorità portuale che ha ottenuto dalle compagnie di navigazione un rinvio, per ora di un’ora, delle partenze delle navi da Olbia e Porto Torres.
EVACUATO PENITENZIARIO – Le fiamme hanno provocato anche l’evacuazione della casa reclusione di Is Arenas, nella provincia del Medio Campidano, dove un incendio sta interessando le aree limitrofe l’istituto penitenziario. Alcuni detenuti sono stati portati in altri istituti dell’isola, «aggravando le già difficili condizioni di detenzione». Ne dà notizia Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari. Diversi detenuti di Is Arenas sono stati momentaneamente sistemati sulla spiaggia prima di essere riportati nelle celle.
CANADAIR IN AZIONE – Per combattere le fiamme che stanno devastando diversi punti dell’isola sono in azione tutte le squadre dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco disponibili, assieme al Corpo Forestale della Regione e alla Protezione Civile – con ben nove Canadair, due terzi della flotta antincendio dello Stato . La situazione peggiore nell’Oristanese e in Gallura, dove sono state evacuate diverse abitazioni, stazzi e aziende agricole. Decine le persone che si sono recate al Pronto Soccorso di Olbia, compresi vigili del fuoco e volontari, rimasti intossicati dal fumo, ma nessuno è grave. Circolazione ferroviaria a singhiozzo sulla linea Oristano-Chilivani e Chilivani-Sassari, e traffico a tratti bloccato sulla statale 131, la principale via di collegamento tra il nord e il sud della Sardegna.
«VENERDÌ SARÀ PEGGIO» – «Giovedì è stato il giorno più impegnativo, ma venerdì sarà un altro giorno di fuoco», ha detto il generale Luciano Massetti, direttore generale attività aeronautica del dipartimento della Protezione civile. «Da giovedì mattina sono scoppiati 13 incendi molto impegnativi, a causa delle alte temperature e del vento di scirocco e solo tre sono stati spenti. Venerdì le previsioni non lasciano tranquilli, anche se si prevede la diminuzione di qualche nodo del vento, ma la temperatura inizierà a crescere».