Mare mosso e malori all’origine degli incidenti. Un bambino incastrato con un piede nella cima di una boa in Sardegna. Altre vittime in Abruzzo e nel Po
MILANO – Giornata tragica sulle spiagge italiane, con un bilancio finale di otto vittime. Tra queste anche un bambino di 12 anni, Gabrielle Doddo, di Telti (Olbia-Tempio), figlio di Francesco, storico bagnino del hotel Cala di Volpe, in Costa Smeralda, è annegato dopo essere rimasto incastrato col piede in una cima legata ad una boa. Il ragazzo è annegato nonostante i disperati tentativi di salvarlo compiuti da un cugino che stava giocando con lui. La disgrazia è avvenuta poco dopo le 13:30 a poca distanza dalla riva della spiaggia di Razza di Junco. I due cuginetti stavano giocando intorno alla boa quando il piede di Gabriele è rimasto bloccato in una cima. Il ragazzo non è riuscito a riemergere e inutilmente il compagno di giochi ha tentato di liberarlo. Alla richiesta di aiuto è intervenuta anche la mamma di Gabriele che è riuscita a sciogliere la cima e a riportare il figlio a riva, ma ormai era troppo tardi. Inutili anche i tentativi di rianimare Gabriele compiuti dai medici del 118. Sulla vicenda indagano i Carabinieri di Porto Cervo.
DUE ANNEGATI NEL RAVENNATE – Due persone sono annegate e un uomo è stato ricoverato in gravi condizioni dopo un bagno: è quanto accaduto nelle ultime ore nelle spiagge ravennati, in una giornata caratterizzata da mare agitato e vento teso. A Pinarella di Cervia, attorno alle 12.15, al bagno Anna è morto un uomo di 89 anni, presumibilmente per un malore mentre si trovava in acqua. Inutili i soccorsi del 118, così come a Milano Marittima dove, circa un’ora dopo, ha perso la vita un altro uomo nel tratto di mare di fronte al bagno Corallo. È vivo ma in gravi condizioni un giovane recuperato a Marina Romea. All’altezza del bagno Stefano. È stato notato in acqua, privo di coscienza, da una donna che ha subito chiamato i soccorsi. Il 118 è riuscito a salvarlo; ora si trova ricoverato all’ospedale di Ravenna.
VITTIME NEL PO’ – Altri due giovani romeni sono morti annegati, a Mantova e in provincia, in due diversi incidenti. Il primo è avvenuto lungo le rive del Po a Revere, nel Mantovano. Un gruppo di amici, verso le 14.45, stava nuotando a 15 metri dalla riva quando Dumitru Resmerita, 29 anni, di nazionalità romena e residente a Sorgà (Verona) e operaio edile a Mantova, è stato risucchiato da un mulinello. Il corpo è stato recuperato poco dopo dai sommozzatori dei vigili del fuoco. L’altro incidente si è verificato poco dopo le 15 all’interno dell’area portuale di Valdaro, a Mantova. Alcuni amici hanno scavalcato la recinzione e si sono buttati nella darsena per un’improvvisata gara di nuoto. Ad un tratto uno di loro è sparito in acqua. I soccorsi sono arrivati subito ma per Isaicu Danut, 40 anni di Mantova, operaio in una ditta di autotrasporti, non c’era più nulla da fare. Il corpo è stato ripescato poco dopo dai vigili del fuoco e dagli agenti della polizia locale.
MELFI – Un altro uomo è annegato a Menfi, in provincia di Agrigento. A dare l’allarme sono stati alcuni bagnanti, che hanno visto l’uomo in difficoltà mentre era in mare. Sul posto sono intervenuti i medici del 118, i Carabinieri e gli uomini della Capitaneria ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.
ABRUZZO – Due persone sono annegate in Abruzzo dove il mare è stato molto mosso. Un uomo è morto a Pineto, in provincia di Teramo e un’altra persona è invece annegata a Francavilla a Mare, in provincia di Chieti.