La protesta – un’altra manifestazione contro i tagli. Saltano tre tg e un programma
MILANO — Lo sciopero spegne le dirette di Mtv Italia. Per la prima volta nella sua storia, la tv musicale ieri sera ha dovuto cambiare palinsesto. Sono saltate tre edizioni dei telegiornali flash e la trasmissione Hitlist Italia , nella sua versione estiva Hitlist summer song . I telespettatori, al posto della vj Valentina Correani, si sono trovati solo la compilation di video. Niente diretta per uno sciopero di otto ore: un salto di qualità nella vertenza che, ormai da giorni, divide i lavoratori dall’azienda. Da un lato, i lavoratori accusano Mtv (di proprietà per il 51% del gruppo Telecom Italia Media, mentre il restante 49% è del colosso Usa Viacom) di essere diventata l’acronimo di «Manda Tutti Via», perché ci sono oltre 100 precari con contratti a termine e a progetto che rischiano di perdere il posto di lavoro. «Lavoratori — dice Costanza Longo, assistente alla regia e rappresentante sindacale — che in realtà sono legati a Mtv da moltissimi anni e avrebbero ormai tutti i diritti di un’assunzione definitiva».
Dall’altra il direttore generale dell’azienda, Gian Paolo Tagliavia, risponde che «questi numeri non esistono. Gli esuberi sono 35, di cui 21 sono contratti che scadono tra giugno, luglio e agosto, 14 si concluderanno invece entro marzo. Tutti gli altri sono contratti flessibili, legati a produzioni ed eventi. In autunno, con la ripresa delle attività, si ridiscuterà tutto».
Intanto, in campo scendono artisti e vj della rete. Rispondendo a un appello lanciato via blog, hanno dato la loro solidarietà Victoria Cabello (ieri sera è arrivata la sua adesione alla lettera aperta dei lavoratori), Ambra Angiolini, Nicolas Vaporidis, Mimmo Calopresti, Paola Cortellesi, Neri Marcorè e volti storici di Mtv come Marco Maccarini, Carlo Pastore, Alessandro Cattelan, Enrico Silvestrin, Carolina Di Domenico, Valentina Correani, Marco Cocci.
E poi Fabio Volo, che proprio ieri sera ha aderito alla protesta con un messaggio di solidarietà: «In questo momento mi trovo all’estero, ma ho parlato con qualcuno di voi e quello che ho saputo mi è bastato a regalarmi una sensazione di tristezza e al tempo stesso di rabbia». Per poi concludere «spero che chi di dovere si ricordi che ci sono delle persone vere dietro a dei palinsesti».
Maurizio Pluda