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Bill Gates chiude il profilo su Facebook «Non riuscivo a stargli dietro»

 

La confessione: «I social network? Bisogna stare attenti a come si usano»

Bill Gates a Nuova Delhi (Epa)

LONDRA – Diecimila richieste di amici­zia. Troppe, anche per uno che ha trascorso gran parte della sua vita davanti allo schermo di un computer. E che grazie alle nuove tecnolo­gie ha accumulato una enor­me fortuna. Ma a tutto c’è un limite e così, alla fine, Bill Ga­tes ha deciso di dire basta a Facebook. Il fondatore della Microsoft ha chiuso il pro­prio profilo sul popolarissi­mo social network. Il moti­vo? «Mi sono reso conto che si trattava di un’enorme per­dita di tempo» ha spiegato. La lista di contatti «in attesa di approvazione» era diventa­ta troppo lunga: impossibile distinguere i veri amici dagli sconosciuti, dai semplici fan o dagli scocciatori. Tutti lì a chiedere di entrare nella ristretta cerchia di contatti di Bill. «Era diventato ingestibile, alla fine ho dovuto rinunciare » ha ammesso Gates. Un clic sul tasto «disattiva account » e la sua pagina perso­nale – che a quanto pare con­tava poco più di cento amici ­è sparita dalla Rete.

«La rivoluzione informati­ca è stata di enorme benefi­cio » ha spiegato Gates a Nuo­va Delhi, dove si trovava per ricevere il premio ‘Indira Gandhi for Peace Disarma­ment and Development’ asse­gnato alla sua fondazione umanitaria, la ‘Bill and Melin­da Gates Foundation’ (la cui pagina su Facebook resta co­munque attiva). «Ma se non stiamo attenti – ha aggiunto subito dopo – le tecnologie possono trasformarsi in una perdita di tempo». Altro che semplificare la vita: tra amici­zie, gruppi, foto da taggare, video da linkare, eventi a cui partecipare e messaggi in ba­checa il rischio è quello di tra­scorrere un mucchio di ore davanti alla tastiera del pc. Un lusso che nemmeno un ti­po come Gates può permet­tersi. Il popolo del ‘Sesto Conti­nente’ ha perso dunque uno dei suoi cittadini più illustri. Ma quella di Bill Gates non è una scelta isolata. Facebook continua a crescere a ritmo impressionante, tanto che a metà luglio ha superato i 250 milioni di utenti: un successo che al momento non conosce crisi. Eppure non mancano gli iscritti che, stanchi o delu­si, hanno deciso di abbando­nare il social network, o pro­mettono di farlo presto.

Su In­ternet si moltiplicano i grup­pi degli scontenti: da ‘Goo­dbye Facebook’ a ‘quelli stufi di Facebook’. E se in ogni caso i vip che utilizzano i social network per mantenere i contatti con i fan sono sempre più numero­si (la coppia Demi Moo­re- Ashton Kutcher è attivissi­ma su Twitter), non manca­no altri esempi celebri tra quelli che si sono ‘pentiti’. Tanto per fare qualche nome di casa nostra, a metà aprile era stata Daria Bignardi ad an­nunciare sul proprio blog la decisione di abbandonare Fa­cebook. «Non sono fatta per amare a metà – aveva scritto la conduttrice – o tutto o nien­te, la vita impone già abba­stanza compromessi. Ma con 4.959 amici e 7.096 in attesa di essere accettati, capite che mi sta venendo l’angoscia?». Fatte le debite proporzioni, anche lei era alle prese con lo stesso problema di Bill. Nicco­lò Ammaniti ha deciso di ‘sui­cidarsi’ da Facebook, come si dice in gergo, dopo soli due mesi di permanenza: «È an­che uno strumento interes­sante – aveva spiegato tempo fa – ma per uno come me che vive di fronte al computer al­la fine si rivelava una distra­zione enorme». Un altro che ha abbandonato Facebook è la iena Paolo Kessisoglu: «Non mi ha preso – ha raccon­tato – perché è un mezzo che assicura la quantità e non la qualità».

 

Germano Antonucci

Bill Gates chiude il profilo su Facebook «Non riuscivo a stargli dietro»ultima modifica: 2009-07-28T09:50:17+02:00da
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