Le accuse al leader del partito di estrema destra «Israel Beitenu». La polizia: «Ci sono prove sufficienti di corruzione e riciclaggio di denaro»
Il ministro Avigdor Lieberman (Afp) |
GERUSALEMME – Corruzione e riciclaggio di denaro: sono queste le ipotesi di reato per le quali la polizia israeliana ha raccomandato al procuratore generale dello Stato l’incriminazione del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, leader del partito di estrema destra Israel Beitenu. Secondo quanto ha riferito la radio pubblica, la polizia ritiene che vi siano prove sufficienti per incriminare Lieberman. La raccomandazione sarà inoltrata presso l’ufficio del procuratore generale Menahem Mazuz. Sarà lui a decidere se incriminare il ministro, che in questo caso dovrà rassegnare le dimissioni dalla carica di governo.
REAZIONE – Immediata la replica di Lieberman, che si è detto vittima di una persecuzione, sostenendo che le accuse a lui mosse non hanno alcuna base. «Per 13 anni – ha detto il ministro degli Esteri in una nota – la polizia ha condotto una campagna persecutoria contro di me. Man mano che la mia forza politica e quella di Yisrael Beiteinu aumenta, si intensifica la campagna di persecuzione»
SOCIETA’ FITTIZIE – Secondo le accuse, Lieberman avrebbe creato una serie di società, alcune delle quali fittizie, per riciclare denaro arrivato da due uomini d’affari, un austriaco e un russo, in cambio di favori loro accordati tra il 2001 e il 2004. Inoltre, il ministro degli Esteri avrebbe cercato in tre occasioni di ostacolare un’indagine di polizia, cambiando il nome di società da lui create a Cipro, dopo che venne a sapere delle loro inchieste.