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Diciottenne veneta in coma etilico dopo una festa in barca a Panarea

 

Il party allo scoglio di lisca bianca. la giovane è in gravi condizioni. Con un altro centinaio di giovani ha partecipato a una sorta di rave marino

 

L’isolotto Lisca Bianca a Panarea

PANAREA – Sta meglio, parla, ed è fuori pericolo anche se rimane ricoverata in rianimazione la ragazza di 18 anni, veneta, finita in coma etilico dopo aver partecipato ad una festa in barca al largo di Panarea.

LA DINAMICA – La ragazza era lunedì sera assieme a un centinaio di altri giovani che a bordo di diverse imbarcazioni avevano raggiunto lo scoglio di Lisca Bianca, improvvisando lì una sorta di rave party marino, con musica a tutto volume e bevande alcoliche. Improvvisamente la diciottenne ha perso i sensi e gli amici con un gommone l’hanno trasportata al porto di Panarea. Qui la guardia medica, che ha riscontrato un coma etilico e riscontrato le gravi condizioni, ha richiesto l’intervento dell’elisoccorso del 118 per il trasferimento al Papardo.

I FESTINI SU YOUTUBE – I bagordi sui natanti non sono una novità a Panarea, come dimostrano i tanti video postati su YouTube dai titolo abbastanza espliciti: «Festino a Panarea», «l’isola della perdizione», «in attesa della festa a Lisca bianca», «Rhum e perastaf». Nei filmati si vedono centinaia di giovanissimi che ballano su decine di barche ancorate l’una accanto all’altra a largo dei faraglioni. Pina Mandarano, una ristoratrice che la vita di Panarea la conosce bene e da tanto tempo, e che ama la sua isola, tanto da aver creato un sito internet «Amapanarea.it», dice: «Si rovinano, questi giovani si rovinano. Si alzano alle 14 o alle 15, non mangiano, si danno appuntamento sui moli e partono con le barche cariche di bevande alcoliche per Basiluzzo, Lisca Bianca o vanno semplicemente a 200 metri dalla costa rocciosa e lì cominciano a ubriacarsi ballando. È una fortuna che ancora non siano avvenuti incidenti tragici».

I RISCHI DEL COMA ETILICO – Il coma etilico rappresenta una delle più gravi conseguenze dell’intossicazione acuta da etanolo, ovvero da alcol. Si accompagna a profondo stato di incoscienza con classica alitosi, dovuta alla massiccia eliminazione di alcol a livello alveolare, ed arrossamento cutaneo; vasodilatazione ed ipotermia, possibile causa di morte; bradicardia ed ipotensione arteriosa; depressione respiratoria. Si tratta di una vera e propria emergenza sanitaria, che come tale richiede un rapido soccorso e trasporto all’ospedale per l’intervento medico. Non esistendo un «antidoto», la terapia del coma etilico si fonda sulla correzione dell’ipotermia, dell’ipoglicemia e dell’acidosi (diminuzione del pH del sangue). «Il rischio maggiore in presenza di coma etilico – spiega il direttore dell’Osservatorio alcol dell’istituto superiore di sanità Emanuele Scafato – è il blocco della respirazione con eventuale successivo blocco cardiaco che può portare a morte. Ma il soccorso tempestivo – avverte l’esperto – può essere risolutivo, poiché vengono somministrati subito farmaci al fine di consentire lo smaltimento accelerato delle quantità in eccesso di alcol nel sangue».

Diciottenne veneta in coma etilico dopo una festa in barca a Panareaultima modifica: 2009-08-04T16:52:58+02:00da
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