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La lista dei super regali del re delle bonifiche: orologi per 6,4 milioni

 

L’inchiesta: Fondi ai partiti attraverso i parenti dei collaboratori. Grossi li faceva acquistare da prestanome

 

MILANO — Soldi a prestano­me e a loro familiari per aggira­re dietro questo schermo la leg­ge sul finanziamento pubblico ai partiti. E 6 milioni e mezzo di euro in orologi da 200mila l’uno, dispensati come «rega­li » a misteriosi destinatari an­notati in files con nomi di fan­tasia. Sott’acqua di un’indagi­ne della Procura di Milano si comincia a scorgere il profilo di un altro di quegli imprendi­tori (Giuseppe Grossi, numero uno in Italia nelle bonifiche ambientali) sconosciuti al grande pubblico ma destinati a rivelarsi interlocutori di pri­ma grandezza della politica: e non sempre linearmente, alme­no a sentire quel poco che sino­ra hanno messo nero su bian­co due suoi stretti collaborato­ri, gli ex militari della Guardia di Finanza Giuseppe Anastasi e Paolo Pasqualetti, dal 2 feb­braio in carcere (dopo l’arresto insieme all’avvocato svizzero di Grossi, Fabrizio Pessina) con l’accusa di aver riciclato 22 milioni provenienti in parte dalla bonifica dell’area Monte­city di Zunino.

SOLDI AI PARTITI — «Nel 2006 — spiega ad esempio Anastasi — ho effettuato, io personalmente e anche trami­te miei parenti, finanziamenti a partiti politici, in particolare per Forza Italia. Tale finanzia­mento, che ammontava mi sembra a 35 mila euro, è stato effettuato su richiesta di Gros­si, che successivamente ha provveduto a restituirmi la somma in contanti. Stesso di­scorso vale per Pasqualetti, per un importo che credo non si di­scosti molto dal mio. Di tali fi­nanziamenti abbiamo ricevuto la detrazione di imposta del 19% come previsto per legge». Pasqualetti conferma l’aggi­ramento della normativa, cioè il fatto che Grossi, quando non desidera comparire, finanzia partiti dando soldi in contanti a propri prestanome e a loro fa­miliari, che in teoria risultano così i finanziatori ufficiali: e «forse nel gennaio 2006» l’ex GdF colloca «35mila euro ver­sati con più bonifici bancari da me stesso, mio padre, mia ma­dre, mia moglie».

OROLOGI — Grossi vanta d’essere un grande collezioni­sta, nel proprio caveau ne cu­stodisce centinaia. Ma molti, e di gran valore, li regala. Uno co­mincia ad attirare gli investiga­tori. E’ un Patek Philippe da collezione, vale circa 240mila euro, e nel pri­mo interrogatorio Pasqualetti giura che lui e Anastasi hanno «investito nel­l’acquisto di un orologio di rilevante valore che custodiamo a casa, non ricordo di chi, forse mia, non lo so». Qualche settimana dopo, ci ri­pensa: «Grossi ci disse che vo­leva un orologio e ci avrebbe fatto avere la fattura di acqui­sto. Ci diede una fattura di 240mila euro che noi abbiamo pagato quando ci è stato detto da Grossi. Non ho mai visto l’orologio, ritengo l’abbia Gros­si ». L’orefice di fiducia di Grossi sta a Milano, si chiama Carlo Verga, e assicura che «da 30 an­ni Grossi è uno dei miei miglio­ri clienti»: sceglie gli orologi, ma quasi sempre fa risultare che a pagarli sia Pessina. Inve­ce «li ha sempre ritirati perso­nalmente Grossi», o al massi­mo «suo figlio o l’autista Do­menico. A volte mi diceva di appuntare il nome di battesi­mo dei destinatari e di fare pac­chetti regalo». Anche il famoso orologio da 240mila euro, ben­chè pagato da Pessina, «è stato in realtà un acquisto effettuato da Grossi». Pessina conferma ai pm il meccanismo: «Fu lui a chiedermelo, perché mi disse che era sorto un problema con una normativa antiriciclaggio e lui non voleva più apparire».

FILES E NOMI — La GdF tira le somme della spesa di Grossi in 4 anni: orologi per al­meno 6,4milioni. A chi ha dato quelli che regalava? Neppure Anastasi lo sa. Ma sa che «sul computer in Svizzera avevamo vari files , fra i quali anche il conto degli orologi comprati da Pessina. Grossi mi ha fatto aprire dei files intestati a vari nomi, nei quali inserivamo de­gli importi su indicazione di Grossi stesso. Ci dava dei bi­gliettini sui quali erano riporta­ti data, importo, nome vero o di fantasia, e a volte anche una nota, tipo primo acconto o sal­do . Sicuramente più di 10»

Luigi Ferrarella

La lista dei super regali del re delle bonifiche: orologi per 6,4 milioniultima modifica: 2009-08-06T12:09:46+02:00da
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