Il sondaggio del magazine online Slate.com. Un divertissement per esorcizzare le ossessioni più diffuse che negli Stati Uniti tornano ciclicamente di moda
Un’immagine della pagina web del sito Slate.com |
Tutto finirà con una catastrofe nucleare. Il Muro è caduto da vent’anni e la crisi dei missili cubani è un lontano ricordo per molti e per i più giovani soltanto un paragrafo del libro di Storia. Eppure gli americani ne sono convinti: sarà una bomba atomica a provocare l’apocalisse. Nei giorni scorsi il magazine online Slate.com ha invitato i suoi lettori a confrontarsi con le proprie paure, spingendoli ad immaginare come finirà l’America. Un divertissement per portare a galla – ed esorcizzare – i timori e le ossessioni più diffuse, che negli Stati Uniti torna ciclicamente di moda, grazie anche alla sconfinata filmografia hollywoodiana sull’argomento: da Indipendence Day fino a 2012, il kolossal diretto da Roland Emmerich in uscita nelle sale il prossimo novembre, in cui la Terra è sconvolta da una serie impressionante di catastrofi naturali.
LA GRADUATORIA – Le apocalissi proposte dal magazine online sono 144 : si va dall’innalzamento del livello del mare dovuto al surriscaldamento globale al rovesciamento del governo democratico per un golpe militare, da un attacco letale di Al Qaeda alla Pax Sinnica, un in cui la potenza economica cinese mette fine all’egemonia americana nello scacchiere globale. Al «gioco» hanno partecipato in tre giorni oltre 60 mila lettori, trasformatisi in novelle cassandre, cercando di prevedere le cause della fine. Ieri Slate ha tirato le somme, stilando una classifica degli scenari apocalittici più votati: in testa c’è la catastrofe nucleare, provocata da organizzazioni terroristiche o potenze ostili rifornitesi al mercato nero del plutonio e dell’uranio. Al secondo posto, l’esaurimento delle risorse petrolifere, con il conseguente collasso della società americana, incapace di sopravvivere senza benzina. Seguono lo sviluppo nella popolazione di una forma di resistenza alle terapie antibiotiche e la decisione della Cina di non finanziare più il debito americano, con conseguente bancarotta dello Stato. Al quinto posto, un’escalation del conflitto arabo palestinese. Le risposte arrivate – dicono da Slate.com – hanno un elemento in comune: la fine degli Stati Uniti non sarà decretata da una catastrofe naturale, ma da una serie di decisioni sbagliate da parte degli uomini. Inoltre, dall’analisi degli scenari più votati dai lettori, emerge che la razza umana sopravviverà alla fine degli Stati Uniti, anche se le sorti del mondo verranno decise altrove. Un po’ come successe qualche centinaio di anni fa con la caduta dell’Impero Romano.
Elvira Pollina
Fonte Corriere della Sera