Il premier risponde ai vescovi con un’intervista su «Chi». Il premier: ««Io e Veronica 30 anni d’amore. Mai frequentato minorenni»
Silvio Berlusconi |
TUNISI — Una visita «privata », così l’ha voluta definire. Nella quale c’è stato comunque spazio sia per un sopralluogo agli studi cinematografici di Jebel Jeloud, set dell’ultimo film di Tornatore che ha visto ricostruita una Bagheria degli anni ’50 fedelissima all’originale, sia per una passeggiata tra gli antiquari di Soukra, sia per un lungo saluto alla redazione della televisione satellitare Nessma Tv, che parla a tutta l’area del Maghreb. Non è stato insomma un passaggio in sordina o blindato quello di Silvio Berlusconi, che ieri è volato a Tunisi per incontrare il suo «vecchio e caro amico» presidente Ben Alì, con il quale ha pranzato e parlato — probabilmente anche di affari personali — per tutta la giornata. Ai giornalisti però il premier non si è concesso neanche per un minuto, tenendo celato ogni suo spostamento, e le sue parole pronunciate a Tunisi arrivano attraverso i racconti del suo entourage: «Vorrei passar alla storia — ha detto parlando delle bellezze della Sicilia — come il premier che ha sconfitto la mafia». E poi, tra un saluto ai costumisti della tivù del suo amico Ben Ammar, presente alla visita, e un innamoramento virtuale per una statua di bronzo raffigurante Giovanna d’Arco, Berlusconi ha fatto sapere che con il presidente tunisino non ha parlato di cose italiane.
L’aveva fatto ampiamente, d’altronde, il giorno prima, quando ha affidato ancora una volta al settimanale di famiglia Chi un suo lungo sfogo sul sex-gate che lo ha travolto, sui rapporti con i suoi figli, sulle polemiche che vedono protagonista Bossi. E su ogni tema, accorato, Berlusconi ha voluto quasi gridare la sua verità, che è totalmente diversa da quella che — s’infuria — raccontano i giornali. I festini nelle sue ville che hanno provocato anche la reazione di giornali cattolici come l’ Avvenire ? «Sono anche loro caduti nel tranello delle calunnie contro di me, prendendo per vere notizie false», assicura il Cavaliere. Che smentisce ogni legame con Noemi o coetanee: «Non ho mai avuto relazioni con minorenni», e nega che si siano tenute nelle sue residenze altro che «cene simpatiche, ma ineccepibili per moralità e eleganza» perché lui mai ha «invitato consapevolmente a casa mia persone poco serie». Ha voglia di difendersi e contrattaccare il premier, come se considerasse il passato niente affatto alle spalle, e il futuro carico di minacce.
E infatti eccolo scagliarsi di nuovo contro i paparazzi che hanno violato la sua privacy a Villa Certosa (che non intende vendere), per i quali invoca pene severe. Ed eccolo parlare come chi ha ancora una ferita che sanguina. Per il matrimonio finito: «È difficile prendere atto che dopo trent’anni molto è cambiato nella propria vita. Soprattutto quando si è vissuta una vera storia d’amore. Trent’anni non sono un giorno ». Per i suoi figli: Marina e Barbara date in cattivi rapporti per via di un’intervista della seconda nella quale rivendicava un ruolo in Mondadori. Intervista secondo Berlusconi «strumentalizzata », che non ha creato «contrapposizioni tra me e Barbara», ma che è stata l’ennesimo esempio di come «anche la mia famiglia, i miei affetti più cari sono stati usati come arma politica contro di me, e questo è il punto più basso del degrado della vita politica». Ma è per Marina che il premier ha parole di stima e riconoscimento da investitura ad erede: «Io e lei ci assomigliamo molto, ci riconosciamo nel giudizio sugli altri. Abbiamo la stessa passione per i risultati che nascono dalla creatività, dall’impegno e dal lavoro. E ci vogliamo tantissimo bene».
Si chiude con una battuta sui muscoli guizzanti di Aznar che il premier non invidia perché «anch’io non sono male», e soprattutto un difesa dell’alleato Bossi. Per il quale, dice Berlusconi «ho affetto fraterno, le sue parole sono carezze per la sua gente e il popolo della Lega ». Poi certo vanno frenate quando possono creare problemi, come sull’inno, tema spinoso nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Insomma, non si cambia nulla. Neanche nel rapporto con l’opposizione, con la quale sarebbe bello fare le riforme, se solo fosse diversa da come è.
Paola Di Caro
E vero,io trova che Marina assomigliamo molto al viso di SILVIO,ma che peccato che un uomo con uno viso simpatico,gentile,affetuoso come SILVIO,e impossibile d’incontrare,cio deve essere gradevole d’abbracciare SILVIO,certo non sono niente per lui,non sono ricco,importante,ma io lo trova adorabile ce uomo,mai ho adoro un uomo forto come SILVIO,che felice sara di potere l’abbracciare,ho 48 annos,francese,ricco o non:noi tutto de umani,non una vergogna di lasciare una signora come mi ti baciarlo amore mio SILVIO,una volta a ma vita,mi fare molto bene d’abbracciare l’uomo che io adoro le piu,ho tentare de ti dimenticare=e impossibile di dimenticare tuo viso d’amore SILVIO,SOPHIE
ho trovato un bel paio di promemoria sulle dichiarazioni e sugli scandali del Premier riguardo la stampa, che tutti gli italiani dovrebbero avere presente quando saranno di nuovo chiamati alle urne