LOS ANGELES. L’Aids Healthcare Foundation: «Non vengono rispettati i diritti del lavoro»
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La San Fernando Valley, mecca del porno in California |
LOS ANGELES – Un gruppo Usa per la lotta all’Aids ha denunciato 16 produttori di film pornografici, accusandoli di violare le leggi per la sicurezza sul lavoro perché non impongono ai loro attori di usare il preservativo. La denuncia dell’Aids Healthcare Foundation, alla quale sono stati allegati 60 dvd di film porno prodotti dagli studios, chiede formalmente alla Divisione della Salute e Sicurezza sul Lavoro di svolgere un’indagine. L’agenzia si è prontamente impegnata a verificare. «L’abbiamo presa sul serio, e ce ne occuperemo», ha detto il portavoce della divisione Dean Fryer. Il mese scorso, la fondazione aveva già fatto causa alla contea di Los Angeles, accusando i funzionari responsabili della sanità pubblica di non riuscire a far rispettare le leggi per fermare la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse all’interno dell’industria dell’intrattenimento per adulti.
LA REAZIONE: «CE NE ANDIAMO» – Sul piede di guerra l’industria del porno: «Se la contea di Los Angeles deciderà di rendere i preservativi obbligatori, le produzioni per adulti lasceranno la California», ha detto Steve Hirsch, fondatore di Vivid Entertainment, al Los Angeles Times. L’industria statunitense del porno, che genera un giro d’affari di 12 miliardi di dollari all’anno, si concentra prevalentemente nella San Fernando Valley. Per legge gli attori porno negli Stati Uniti devono provare di essere negativi al test per l’Hiv con un esame eseguito negli ultimi trenta giorni; una precauzione che non può garantire del tutto dall’assenza di contagio in tale lasso di tempo, ne’ dalla presenza di altre malattie sessualmente trasmissibili .