Vincono anche Sampdoria, Lazio e Palermo. Pareggio tra Bologna e Fiorentina. Pari tra Inter e Bari, lo Special One costretto già a inseguire Leonardo e Ferrara. Roma fermata dal Genoa
È del Milan, con un netto 2-1 sul Siena in trasferta, la prima vittoria del campionato italiano di calcio 2009-2010, mentre l’Inter campione d’Italia non riesce ad andare oltre l’1-1 sul terreno di San Siro. Nella giornata di debutto della corsa allo scudetto vincono anche la Juve in casa contro il Chievo (1-0); il Genoa che ferma la Roma a Marassi (3-2); il Palermo che davanti al proprio pubblico ha la meglio sul Napoli (2-1); la Lazio che ospitava l’Atalanta (1-0); e la Sampdoria in trasferta a Catania (2-1 per i blucerchiati). Concluse in pareggio invece Udinese-Parma (2-2) e Livorno-Cagliari (0-0). Bologna e Fiorentina avevano invece pareggiato 1-1 nell’anticipo pomeridiano, la prima partita in assoluto della nuova stagione della Serie A.
«NON CERCHIAMO ALIBI» – I neroazzurri erano andati in vantaggio con Eto’o, su rigore, al 12′ del primo tempo; ma pochi minuti più tardi, al 29′, erano poi stati riagguantati dagli ospiti grazie ad un gol di Kutuzov. «Non devo utilizzare l’assenza di Cambiasso o di un trequartista per giustificare il pari, non è il momento di farlo. Abbiamo sufficiente qualità per vincere, e non l’abbiamo fatto perchè non abbiamo giocato bene e perchè il Bari ha fatto una gran partita». Mourinho non elude le responsabilità e a fine partita dà la sua spiegazione del risultato non esaltante dell’Inter nella partita di debutto. «Non abbiamo avuto la fortuna di fare il 2-0 nonostante 2-3 possibilità – ha aggiunto il tecnico portoghese ai microfoni di Sky Sport – Il cambio di Muntari? Forse ha avuto qualche problema per il Ramadan. Comunque è la conseguenza di un inizio di partita sbagliato, piuttosto che l’assenza di un trequartista. Ci mancano automatismi, il tempo di lavoro insieme, i minuti di partita insieme. Mi sembra ovvio, non vogliamo alibi, ma è una squadra nuova, con un cambio totale. Domattina inizierò il mio lavoro per il derby, farei esattamente lo stesso se fosse un’altra partita».
SUPER PATO – Esordio con vittoria per il neo allenatore Leonardo sulla panchina del Milan: l’undici rossonero è stato ispirato da un buon Ronaldinho, apparso molto mobile e motivato. I rossoneri sono andati in vantaggio al 29’ con Alexandre Pato, pareggio bianconero al 34’ con Abdel Kedar Ghezzal. Milan di nuovo in vantaggio al 48’, ancora con Pato, per la decisiva doppietta. Del piede dell’ex stella del Barcellona sono partiti entrambi gli assist per il giovane connazionale. Da segnalare una scaramuccia e attimi di tensione a fine gara fra Pato e Vergassola per una giocata del brasiliano, ormai a tempo scaduto, che per il capitano del Siena ha avuto il sapore dell’umiliazione e che ha fatto crescere il nervosismo in campo tra i senesi. In pochi attimi rossoneri e avversari si sono ritrovati a centrocampo in un parapiglia generale, che arbitro, guardalinee e dirigenti hanno faticato a contenere. Dopo alcuni minuti di animosità, i giocatori hanno raggiunto il tunnel dello spogliatoio senza ulteriori contatti.
DECIDE IAQUINTA – Sofferta ma meritata la vittoria della Juventus contro il Chievo. Decide il gol siglato da Iaquinta con un bel colpo di testa, su punizione di Diego, all’11’ del primo tempo. Partita gradevole, gestita da una Juve che non è riuscita a trovare il colpo del ko e che ha sofferto fino alla fine, pur concedendo poco ad un Chievo solido e ben messo in campo che ha anche qualcosa da recriminare per l’arbitraggio per un paio di episodi nell’area juventina. Il Chievo in ogni caso ci prova, ma non riesce a trovare la giocata giusta, manca l’invenzione per colpire l’attenta difesa bianconera, molto ben diretta da un Cannavaro già di nuovo idolo dei tifosi. Per Ferrara è un primo successo che fa ben sperare.
LE DUE ROMANE – A Roma invece festeggiano solo i tifosi della Lazio: i biancocelesti hanno faticato non poco contro l’Atalanta ma alla fine hanno portato a casa i tre punti della vittoria con un gol di Rocchi al 22′ del primo tempo, risultato che poi i padroni di casa hanno difeso fino alla fine nonostante i molti tentativi dei neroazzurri di riagguantare il pareggio. E’ invece andata male la trasferta genovese dei giallorossi: Totti e compagni escono sconfitti dal Ferraris e iniziano il campionato da quota zero, una circostanza che non si ripresentava dal 1993 (anche in quell’occasione a battere i romanisti fu il Genoa). «Al di là dei dettagli – ha spiegato il tecnico giallorosso Spalletti a Sky – la squadra ha giocato come doveva, disputando una partita importante sotto tutti i punti di vista. Il Genoa ha fatto bene come noi, è stato più bravo a sfruttare le occasioni mettendo in campo la sua qualità».
IL DERBY DELL’APPENNINO – Nel pomeriggio di sabato, al Dall’Ara di Bologna, si è chiuso in parità il derby appenninico con la Fiorentina. Erano stati i padroni di casa ad andare in vantaggio con l’ex di turno Osvaldo, al 24′, cavalleresco nel non esultare sotto la curva occupata dai suoi vecchi tifosi. Poi era stato Mutu, entrato nella ripresa per uno spento Jovetic, ad agguantare il pari al 64′ con un tiro secco sotto la traversa scoccato appena dentro l’area di rigore.