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Milan-Inter con il pensiero a Kakà e Ibra

 

SECONDA GIORNATA CON GRANDI SFIDE E NUOVE POLEMICHE. Il derby nell’anticipo serale con l’ombra dei due ex, avversari di Champions. E domenica Roma-Juventus

 

Seconda giornata di campionato ed è subito derby tra Milan e Inter, in programma nell’anticipo serale (sabato alle 20.45). Il calendario stilato senza alcun filtro gioca questi scherzi e non c’è soltanto la stracittadina milanese: domenica infatti si gioca anche Roma-Juventus (ore 18). Ma tutta l’attenzione è sulle milanesi. Cambia tanto, infatti, in questo derby, il primo da anni senza Kakà (e Ancelotti) per i rossoneri, il primo senza Ibrahimovic da tre anni per i nerazzurri. Entrambi i grandi ex incroceranno proprio il loro passato in Champions League. E da sabato si potrà già capire se e quanto saranno rimpianti. In ogni caso la sfida offrirà temi nuovi.

DERBY E POLEMICHE – Lo scontro di San Siro potrà forse già rispondere a una domanda: il Milan del dopo-Kakà è in grado realmente di contrastare la «corazzata» di Mourinho? Naturalmente il derby arriva in un momento in cui le due squadre sono ancora «in prova». Nel Milan il neoacquisto Huntelaar è in panchina, senza contare che in porta gioca, causa infortuni, Storari e che la coppia centrale Nesta-Thiago Silva è ancora in cerca di affiatamento. Sul versante interista l’incognita più rilevante è il nuovo acquisto Sneijder. Il centrocampista olandese si dice pronto a giocare ma non figura nella lista dei convocati, probabilmente perché non è ancora arrivato il transfer da Madrid. «Vorrei giocare subito e mettermi in mostra col pubblico di Milano, ma non so cosa accadrà da qui a domani» ha detto nella sua prima conferenza stampa. Comunque, nonostante arrivi ad agosto, il derby di Milano resta sentitissimo: «Credo che l’Inter sia forte, molto forte – dice Pato ina intervista alla Gazzetta – . Ha vinto lo scudetto e ha dimostrato grande qualità, ma noi del Milan non siamo inferiori. Vincere il derby sarebbe importantissimo: ci può dare fiducia. Ci hanno dato per morti dopo il precampionato, ma non è così. E lo dimostreremo». Replica il giocatore nerazzurro più atteso, l’attaccante Samuel Eto’o che ritroverà in campo Ronaldinho, ex compagno nel Barcellona: «Sono ansioso di vederlo, è una gran persona. Il derby? L’unica cosa che posso dire è che voglio godermelo in tutti i suoi aspetti».

MILAN-JUVE PREOCCUPA MOURINHO – In casa nerazzurra tuttavia è sempre Josè Mourinho a fare notizia. La vicenda delle presunte minacce islamiche per le sue parole su Muntari e il ramadan gli fanno dire ai giornalisti che «se mi succede qualciosa è colpa vostra». Poi riparla dei nemici dei quali ha sentito i rumweori nei giorni scorsi, questa volta con riferimento al presidente della Juve, Cobolli Gigli. «Il presidente della Juventus è stato esplicito – dice Mourinho a proprosito della dichiarazione fatta a favoere di una vittoria rossonera – è un nemico dichiarato con personalità, non nascosto: così è anche meglio. Se vince la Juve o la Roma invece per me non cambia niente», aggiunge prima di buttare là una frase che sa di sospetto, come nella vicenda prontostico-Lippi: «L’unica cosa che mi preoccupa è che il campionato finisce con Milan-Juventus». Lo preoccupa meno il Milan in campo, per il quale si spende comunque in elogi: «Senza soldi hanno “comprato” un nuovo Nesta e investito su Thiago Silva, che tra poco sarà un super top. Il centrocampo è solido ed esperto, davanti hanno Pato, che è Pato, Borriello, Inzaghi e Huntelaar, che non sono da poco. È una squadra molto equilibrata, che giocherà per vincere le competizioni. So per certo che l’Inter in campo sarà migliore di quella che domenica scorsa ha giocato contro il Bari. Sabato la mia squadra ne affronterà un’altra che ha il suo stesso livello di qualità e avrei detto la stessa cosa anche se il Milan avesse perso a Siena e noi avessimo vinto la scorsa domenica. Non esiste un favorito a vincere questa partita, l’Inter giocherà per un solo risultato, positivo».

LEONARDO DEBUTTA A SAN SIRO – Il tecnico del Milan, Leonardo, debutta a San Siro in una partita ufficiale. «È un derby che arriva molto presto. La concentrazione non cambia, perché è un capitolo a sè, speciale. Questa partita quando arriva arriva, e da lì si costruisce la sintonia giusta. Il percorso che abbiamo fatto fino ad ora ci porta con fiducia alla partita. La crescita negli ultimi giorni c’è stata. Ci misuriamo con la squadra che ha vinto negli ultimi 4 anni: per questo non possiamo non avere stimoli». Una formazione, quella nerazzurra, molto diversa dalla sua: «Forse l’Inter ha più certezze, viene da tre anni di supremazia in campionato. Ha fatto la sua base così, con la forza fisica. Noi negli ultimi anni abbiamo fatto un po’ di fatica in Italia e stiamo cercando di ripartire con un altro tipo di gioco: se si pensa ad un favorito è normale pensare all’Inter». Quanto ai consigli di Berlusconi (Seedorf trequartista dietro Pato e Ronaldinho) Leonardo minimizza: «Con il Presidente si parla di tutto davvero. È spesso con noi, se non c’è lo sento al telefono. Su Ronaldinho dico che lui ha fatto tutti questi ruoli, Pato prima punta deve crescere, ma lo può fare. Credo che la base, condivisa con lui, è l’attacco con due punte. Io la sento una soluzione mia. Poi ci sono partite avversari e momenti contro i quali provare e tentare altre soluzioni».

ROMA-JUVE – Come il derby, anche Roma-Juventus arriva troppo presto per definire la forza effettiva delle due squadre. I giallorossi si devono arrangiare con una squadra che non ha avuto rinforzi (anzi, ha perso Aquilani) ma ha ritrovato un Totti in splendida forma. Certo la Juventus non è il Kosice, ma la tripletta nel preliminare di Europs Leage dà fiducia al capitano e a Spalletti. I bianconeri sono dati come la principale antagonista dell’Inter, ma la squadra di Ferrara, a dispetto dei 50 milioni spesi in acquisti, è ancora un cantiere ed è in qualche modo incompleta per sostenere il nuovo modulo con Diego trequartista. Mancano soprattutto esterni di difesa in grado di giocare su tutta la fascia e forse un ricambio in più a centrocampo dopo la partenza di Zanetti, vista l’assenza prolungata di Sissoko. Felipe Melo e Diego non si sono allenati molto in settimana per problemi muscolari e questo la dice lunga sul dispendio fisico imposto ai centrocampisti dall’infortunio. Se invece di Sissoko-Melo-Marchisio-Diego ci sono in campo Pulsen , Tiago, Shaliamidzic e Giovinco la qualità complessiva non è probabilmente la stessa. Ferrara, che potrebbe schierare del Piero con Amauri, ritiene la Roma «una candidata allo scudetto, da temere inoltre perché vorrà fare bella figura dopo il ko di Genova». Il gruppo di Spalletti nonostante il passo falso della prima giornata, sembra molto più fiducioso. «Arriviamo alla partita con la consapevolezza di essere al loro livello – spiega il centrocampista giallorosso Pizarro – non conta che sia solo la seconda giornata, gare come queste quando capitano capitano. Noi vogliamo vincere e sarà una gara importante che dirà qualcosa anche sul campionato».

LE ALTRE PARTITE – La seconda giornata si apre con l’anticipo di sabato (ore 18) tra Bari e Bologna, con la squadra pugliese chiamata a confermare quanto di buono visto a San Siro contro i nerazzurri. Domenica sera (ore 20.45) le ultime partite tra cui spiccano soprattutto Fiorentina-Palermo e Sampdoria-Udinese. Il Napoli in casa con il Livorno è chiamato ad un immediato riscatto. Chiudono Chievo-Lazio, Atalanta-Genoa, Parma-Catania e Cagliari-Siena.

 

2 ˆ GIORNATA
bari bologna
milan inter
roma juventus
fiorentina palermo
atalanta genoa
cagliari siena
napoli livorno
sampdoria udinese
chievo lazio
parma catania
Milan-Inter con il pensiero a Kakà e Ibraultima modifica: 2009-08-29T11:51:39+02:00da
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