Segnali di rallentamento della caduta dell’economia anche per il nostro Paese: la stima di giugno era -5,5%, «ma i governi debbono continuare nei piani di stimolo alle economie».
Nel 2009 il Pil italiano, secondo l’Ocse, potrebbe calare meno del previsto (Emblema) |
MILANO – La recessione mostra i primi segni di rallentamento: il Pil delle principali economie mondiali (G7) dovrebbe scendere quest’anno del 3,7%. Lo prevede l’Ocse rivedendo la stima di giugno (-4,1%). Segnali di rallentamento della caduta dell’economia arrivano anche per l’Italia. Per il 2009 l’Ocse stima una diminuzione del prodotto interno lordo del 5,2%, a fronte del -5,5% stimato in giugno.
LE ALTRE ECONOMIE – Migliorano anche le stime sul Pil di Giappone (da un -6,8% a un -5,6%), Germania (da un -6,1% a un -4,8%), Francia (da un -3% a un -2,1%) e Canada (da un -2,6% a un -2,5%). Confermata invece la previsione che vede l’economia Usa contrarsi del 2,8%. Peggiorano invece le stime sulla Gran Bretagna, il cui Pil è visto in calo del 4,7%, una flessione maggiore del -4,3% calcolato a giugno. L’economia dell’eurozona, infine, è stimata in contrazione del 3,9%, contro il -4,8% della rilevazione precedente.
POLITICHE DI STIMOLO – Secondo l’Ocse i governi «debbono continuare nei piani di stimolo» alle economie dato che «la crescita della disoccupazione e la debolezza del mercato immobiliare continuano a comprimere i consumi». Nelle ultime settimane «abbiamo visto una serie di buone notizie» per il quadro economico globale e «la ripresa sembra a portata di mano», tuttavia, si legge nella nota «diversi fattori frenanti implicano che per un certo periodo di tempo la ripresa sarà lenta».