IL PREMIER SUL CASO BOFFO. Non si placano le polemiche. «Abbeveratevi della disinformazione di cui siete protagonisti».
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Silvio Berlusconi (Eidon) |
MILANO – «Credo possiate leggere i giornali di oggi dove c’è tutto il contrario della realtà. Abbeveratevi della disinformazione di cui siete protagonisti. Povera Italia, con un sistema informativo come questo»: così il premier Silvio Berlusconi, lasciando il Coi ha risposto a chi chiedeva di commentare le dimissioni del direttore di Avvenire Dino Boffo.
LA POLEMICA – Dopo l’addio di Boffo al quotidiano che dirigeva da 15 anni in seguito alle le accuse del Giornale di Vittorio Feltri, non si placano dunque le polemiche e la bufera politica sulla libertà d’informazione non sembra mostrare segni di schiarita. Il premier Silvio Berlusconi si è detto dispiaciuto per la vicenda ed ha sostenuto di essere la prima vittima di questo clima. Le opposizioni attaccano: basta killeraggi, il centrodestra replica no ai doppiopesismi, non accettiamo lezioni sulla libertà di informazione.
Di Pietro attacca: la ‘velina’ non è altro che l’olio di ricino usato nel ventennio. «L’Italia dei valori – spiega – insiste nel chiedere al Copasir di aprire una istruttoria per verificare il dossier, perchè, con l’andata in porto delle dimissioni di Boffo, domani ce ne sarà un altro e un altro ancora, fino a dittatura completa». Per Il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone invece la «violenza inaudita», di cui aveva parlato Boffo nel rassegnare le dimissioni, è quella usata da Repubblica contro Feltri. «Le espressioni contenute nell’articolo di oggi di Giuseppe D’Avanzo contro Vittorio Feltri (cito fior da fiore: ‘delitto’, ‘sicario’, ‘assassino, ‘bastone chiodato’, ‘spacca la testa’, ‘morto’) supera – afferma Capezzone – i limiti a mia memoria mai toccati nel giornalismo italiano. Esprimo tutta la mia solidarietà a Vittorio Feltri; constato ancora una volta il doppiopesismo e l’ipocrisia di chi vede la pagliuzza nell’occhio degli altri ma non la trave nel proprio; e mi auguro, a titolo personale, che Feltri e Il Giornale valutino l’opportunità di assumere adeguate azioni legali nei confronti di D’Avanzo e di Repubblica per le inqualificabili e insultanti parole che abbiamo letto stamattina».
SCHIFANI – Il presidente del Senato, Renato Schifani, alla Festa del Pd, afferma che«Fini ha ragione quando parla di imbarbarimento, questa fase deve essere superata. Io non penso che agli italiani piaccia che i quotidiani si occupino solo di vicende private e dicerie invece di affrontare le proposte della maggioranza e le controproposte dell’opposizione. Esprimo solidarietà umana a Boffo, una vicenda che si inquadra in una tensione senza precedenti nel mondo dell’informazione che è contiguo alla politica. L’Italia deve uscirne e al più presto per fare le riforme istituzionali e modernizzare il Paese».
BOSSI-VATICANO – Intanto proprio ieri nel giorno di maggiore turbolenza, Umberto Bossi ha incontrato il cardinale Bagnasco. «Lega: partito del dialogo», titola la Padania, «eccellenti rapporti con chiesa». «Una risposta – spiega il quotidiano – alle polemiche strumentali montate ad arte di questi mesi. Una prova di eccellenti rapporti che caratterizzano il movimento leghista e la Chiesa cattolica. Ma non solo: l’incontro di giovedì sera in Vaticano tra Umberto Bossi, Roberto Calderoli e il presidente della Conferenza episcopale italiana, Angelo Bagnasco, non è stato un semplice scambio di cortesie tra protagonisti del nostro Paese. È stato molto di più».