IN AFGHANISTAN. L’Ap mostra gli ultimi atti di vita di un soldato sul campo di battaglia. Proteste. «Non c’è compassione»
Il caporale Joshua Bernard |
La fotografia di un giovane marine dilaniato e morente sul campo di battaglia in Afghanistan ha provocato le proteste del Pentagono. La decisione dell’agenzia Ap di mandare in circuito gli ultimi attimi di vita del caporale Joshua Bernard è stata una «raccapricciante violazione del buon senso e del rispetto delle persone», ha scritto il ministro della difesa Robert Gates alla maggiore agenzia di informazione americana. Gates ha scritto al presidente dell’Ap Thomas Curley dopo aver raccolto la protesta del padre del ragazzo, morto per le ferite riportate il 15 agosto nella provincia di Helmand. «Non sono nemico dei media, ma la vostra mancanza di compassione e di senso comune nel mettere la foto di questo giovane smembrato e mortalmente ferito sulle prime pagine di numerosi giornali è raccapricciante. Non c’è legge o diritto costituzionale che tenga. Qui è in gioco il buon senso e il rispetto delle persone».
La foto del marine morente |
Nell’immagine della fotografa Ap Julie Jacobson, il soldato, sanguinante e morente, è assistito da due commilitoni dopo esser stato colpito da una granata in un boschetto di melograni nei pressi del villaggio di Dahaneh. Julie aveva scattato da lontano, con il teleobbiettivo, sotto il fuoco dei talebani, senza rendersi conto quel che riprendeva. «Poi l’ho visto, a dieci metri da me. Una gamba strappata dall’esplosione, l’altra appesa a un brandello di pelle. Aveva perso conoscenza». Per l’Ap la decisione di mettere l’immagine in circuito è stata difficile: «I nostri giornalisti documentano avvenimenti mondiali ogni giorno e l’Afghanistan non fa eccezione: è nostro dovere mostrare la realtà della guerra per spiacevole e brutale che sia», ha detto Santiago Lyon, il capo del servizio fotografico. L’agenzia ha aspettato che i funerali del giovane marine, 21 anni di New Portland in Maine, fossero stati celebrati il 24 agosto prima di distribuire l’immagine con l’embargo a oggi: l’idea era di dare ai quotidiani abbonati il tempo di riflettere sull’opportunità o meno di pubblicarla. Alcune testate si sono rifiutate di farlo. Immagini di soldati americani morti o mortalmente feriti in combattimento sono rare in parte perché è difficile per un giornalista avere accesso alla linea del fronte, in parte perchè le regole del Pentagono impediscono di mostrare le immagini fintanto che le famiglie non sono state avvertite. Dopo aver imposto per anni il bando, l’amministrazione Obama in aprile ha dato luce verde alla distribuzione di foto delle bare che rientrano in patria dall’Iraq e l’Afghanistan a patto che le famiglie fossero d’accordo: un’inversione di rotta a 180 gradi rispetto a quanto in vigore dagli anni Novanta.
(Ansa)