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Morto Wess, in coppia con Dori Ghezzi conquistò la musica leggera italiana

 

Successi da sanremo all’eurofestival. Era il bassista di Rocky Roberts, diventò famoso come interprete. Il ricordo della cantante: «Lui era l’artista, io la corista. La nostra coppia “caffelatte” era unica»

 

Wess e Dori Ghezzi nel 1973 (Ansa)

ROMA – La fama l’aveva conquistata con il nome di Wess. E anche se l’epoca dei successi è lontana, non fu una notorietà da poco: in coppia con Dori Ghezzi aveva formato un duo singolare e di efficace impatto sul pubblico. Wesley Johnson, in arte semplicemente Wess, morto scomparso nella notte fra lunedì e martedì, era un cantante e musicista statunitense naturalizzato italiano arrivato nel nostro Paese nei primi anni Sessanta. In quel periodo per i neri la musica amata era soprattutto il soul e il R&B dei grandi interpreti, da Otis Redding a Wilson Pickett.

GLI INIZI – A fine anni Sessanta quel sound anche in Italia ispira molti interpreti di musica leggera (basti pensare a Fausto Leali ma anche gruppi come I Ribelli) e anche da noi si cerca qualche richiamo all’originale. Il Pickett «italiano», fatte le debite proporzioni, era Rocky Roberts, quello di «Stasera mi butto». Wess è il suo bassista che poi nel 1967, incide al suo primo album come cantante solista, intitolato «The sound of soul». Ottiene un discreto successo nel 1968 con la canzone «I miei giorni felici». All’inizio degli anni Settanta comincia la collaborazione con Dori Ghezzi: nasce una delle coppie canore italiane più famose. Nel 1973, con il brano «Tu nella mia vita» partecipano al Festival di Sanremo, superando poi tutti nella classifica delle vendite.

 



La copertina del 45 giri di «Un corpo e un’anima

UN SODALIZIO NATO PER CASO – «Da lui ho imparato il mestiere. Lui era l’artista – ricorda ora Dori Ghezzi – io la corista. Rammento quel periodo come uno dei più belli e divertenti del mio lavoro. In realtà avrei dovuto collaborare soltanto ad un brano del 33 giri a cui stava lavorando. Si chiamava “Voglio stare con te”. Era un esperimento che doveva finire lì. Invece alla Durium, la casa discografica, si resero conto che la coppia poteva ottenere altri risultati. E in effetti funzionò. Eravamo una cosa insolita: l’unica coppia caffelatte a livello internazionale. All’Eurofestival, per esempio, colpì molto». Dori Ghezzi è commossa nel ricordo: «Era una persona squisita. Un artista e un bassista forse neppure conscio delle sue grandi possibilità. Si è anche sacrificato per questo, si è consumato lavorando sul palcoscenico perché era uno di quegli artisti che dava tutto al pubblico». Oltre a «Voglio stare con te», anche «Noi due per sempre» e la famosissima «Un corpo e un’anima» (prima classificata a Canzonissima 1974) consolidano la popolarità e il successo del duo, che si piazza terzo all’Eurofestival secondo a Sanremo 1976 con «Come stai? Con chi sei?». Negli anni successivi, Wess ha partecipato a trasmissioni tv, produzione di dischi oltre a fare concerti. A Sanremo 1994 ha fatto parte del gruppo «Squadra Italia» e negli ultimi anni, tra il 2000 e il 2004 è tornato a esibirsi in molte piazze italiane, come nei primi anni della carriera, accompagnato dalla Wess Band.

Morto Wess, in coppia con Dori Ghezzi conquistò la musica leggera italianaultima modifica: 2009-09-23T11:21:45+02:00da
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