Venerdì l’annuncio dell’esistenza in iran di un secondo sito nucleare, mai denunciato. Ahmadinejad si difende: siamo in regola con quanto previsto dalle norme dettate dall’agenzia atomica
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Mahamud Ahmadinejad con Larry King (Cnn) |
WASHINGTON (USA) – L’Iran si difende dalle accuse di alimentare la proliferazione nucleare a scopi militari. Teheran si è infatti detta pronta a fissare fin da subito conl’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’Aiea, una data per le ispezioni. Non solo: il capo dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, Ali Akbar Salehi, ha denunciato come «un complotto preordinato» il coro di condanne per il nuovo sito per l’arricchimento dell’uranio in costruzione vicino a Qom. «Abbiamo reso nota l’esistenza di questo sito nei tempi previsti dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) e perciò siamo sorpresi di tutto questo baccano», ha sottolineato Salehi.
AHMADINEJAD – Il presidente iraniano Mahamud Ahmadinejad aveva già questa notte definito «senza fondamento» quanto sostenuto nei confronti dell’Iran dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che ha «accusato» l’Iran di perseguire segretamente lo sviluppo di un programma nucleare al di fuori delle regole internazionali.
L’INTERVISTA – Intervistato dal giornalista della Cnn Larry King, Ahmadinejad – riferendosi a quanto affermato da Obama a Pittsburgh sul nucleare iraniano – aveva dichiarato: «Non ci aspettavamo che Obama a meno di 48 ore violasse di fatto l’impegno assunto nel suo discorso alle Nazioni Unite». «Più semplicemente, non ci aspettavamo che dicesse cose…prive di fondamento». Obama a Pittsburgh aveva fermamente criticato la scelta dell’Iran di dotarsi di una seconda centrale nucleare, e aveva sottolineato che «ora sono preoccupate anche Nazioni che solo fino a sei mesi fa o un anno fa sarebbero addirittura state restie a discutere di eventuali sanzioni». Secondo Ahmadinejad, invece, l’Iran è in regola con quanto previsto dalle norme dettate dall’agenzia atomica Aiea, tant’è vero che è stato lo stesso Iran ad informare l’Aiea dell’esistenza di una seconda centrale. L’Aiea peraltro ha precisato di non essere stata informata della presenza nel sito di materiale utilizzato per l’arricchimento dell’uranio.
KHAMENEI – Dall’Iran arriva inoltre la conferma che il nuovo sito sarà «presto operativo»: lo ha affermato Mohammad Mohammadi-Golpayegani, portavoce e capo dell’ufficio personale dell’ayatollah Ali Khamenei, Suprema Guida Spirituale della Rivoluzione Islamica e, in quanto tale, massima figura anche istituzionale del regime di Teheran. «Ad Allah piacendo, questo nuovo impianto diverrà operativo presto», ha assicurato il braccio destro di Khamenei, citato dall’agenzia di stampa semi-ufficiale “Fars”. Stando alle indiscrezioni anticipate nei giorni scorsi dal quotidiano americano «The New York Times», la struttura dovrebbe essere completata entro il 2010. Il sito andrà ad aggiungersi a quello già noto di Natanz, situato anch’esso nel centro del Paese.
OBAMA: «L’OFFERTA PER IL DIALOGO RESTA VALIDA» – Non allentare la guardia sull’Iran. Questo il monito lanciato dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, secondo il quale la Repubblica islamica, dopo la scoperta di un secondo sito nucleare, deve prendersi l’onere di dimostrare le sue intenzioni pacifiche o, in caso contrario, sarà considerata responsabile dalle nazioni del mondo intero. Nel suo messaggio settimanale alla nazione, trasmesso via radio e via internet, Obama ha detto che le prove che dimostrano come l’Iran stia costruendo un impianto sotterraneo per l’arricchimento dell’uranio che potrebbe essere utilizzato per la costruzione di una bomba atomica costituisce «un’ulteriore azione di disturbo della politica di sotterfugi dell’Iran» che mette a repentaglio la non proliferazione globale. Obama ha rivolto di nuovo un invito a Teheran affinché consenta l’accesso agli ispettori internazionali, per evitare conseguenze. In caso contrario, l’opzione principale è quella di sanzioni economiche ancora più severe, ma venerdì l’amministrazione Obama non ha escluso l’azione militare. «La mia offerta per un dialogo sostanziale e serio per risolvere la questione resta aperta», ha poi detto ancora Obama. «Ma l’Iran adesso deve cooperare completamente con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica e intraprendere quelle azioni volte a dimostrare le sue intenzioni pacifiche».
LA POSIZIONE DI ISRAELE – Intanto la scoperta del secondo sito nucleare ha riacceso le polemiche fra l’Iran e il suo storico nemico, Israele. La rivelazione dell’esistenza di un secondo sito per l’arricchimento dell’uranio in Iran necessita di «una risposta senza equivoci» da parte delle grandi potenze mondiali durante la riunione del primo ottobre con il Gruppo del 5+1: ha dichiarato il ministro israeliano degli Affari Esteri, Avigdor Lieberman.
L’Iran è una potenza mondiale,ha diritto all’energia atomica per scopi pacifici,come tante altre nazioni.
Speriamo che collabori con l?Aiea.