Gp del Giappone a Suzuka: il via domenica alle 7 ora italiana. Secondo tempo per Trulli, Raikkonen 8° e Fisichella 16°. Ma tanti pensano alla prossima stagione
Domenica alle 7 (ora italiana) si corre il Gp del Giappone, ma a Suzuka tutti pensano alla prossima stagione. Il titolo mondiale a tre gare dalla fine è in pratica una corsa riservati ai piloti Brawn: Button (grande favorito) e Barichello. Vettel (Red Bull) ha pochissime possibilità residue. Intanto però il pilota Red Bull ha conquistato la pole positition (quarta stagionale e quinta della carriera) con il tempo di 1’32«160. Partirá davanti alla Toyota di Jarno Trulli (1’32»220). Dalla seconda fila si muoveranno la McLaren-Mercedes dell’inglese Lewis Hamilton (1’32«395) e la Force India del tedesco Adrian Sutil (1’32»466). Il brasiliano Rubens Barrichello (1’32«660), al volante della Brawn GP, ha ottenuto la quinta posizione e precederá sulla griglia la Bmw del tedesco Nick Heidfeld (1’32»945). Il leader del Mondiale, l’inglese Jenson Button (1’32«962), al volante della sua Brawn GP aprirá la quarta fila, completata dalla Ferrari del finlandese Kimi Raikkonen (1’32»980). Alle spalle della rossa, la McLaren-Mercedes del finlandese Heikki Kovalainen e la Toro Rosso dello svizzero Sebastien Buemi. Sedicesimo tempo per l’altra Ferrari guidata da Fisichella.
LOTTA A DUE – Dopo l’annuncio di Alonso su Ferrari il prossimo anno (con Massa), in pista si parla però soprattutto del mercato dei piloti e delle strategie delle scuderie. Il casco iridato è faccenda riservata ai due della Brawn Gp, ma a parte loro tutti non vedono l’ora di finire la stagione e girare pagina al 2010. Per primi quelli della Ferrari. Nei giorni scorsi Maranello ha annunciato che Fernando Alonso correrà con le Rosse accanto al recuperato Felipe Massa, dando il benservito a Kimi Raikkonen e relegando Giancarlo Fisichella a terza guida. Il pilota brasiliano, dopo lo scandalo Renault-Briatore, ha dichiarato che la Federazione internazionale dovrebbe annullare il risultato del Gp di Singapore 2008, cosa che automaticamente darebbe il titolo mondiale a lui. Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva della Ferrari, ha risposto che «da un punto di vista umano capisco lo sfogo di Felipe, ma ormai tutto questo fa parte del passato», in pratica annunciato che Maranello non farà ricorsi.