LE POLEMICHE. Reazioni indignate per le frasi del cantautore riprese da un video messo su Youtube. E la radio non mette dischi
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(Foto Reuters) |
ROMA – Aumentano le polemiche per le frasi-provocazione di Antonello Venditti sulla Calabria. Su Youtube è stato caricato un video di un concerto in Sicilia del cantautore romano in cui parla della Calabria. «Ma perché – si chiedeva Venditti nell’introdurre un suo brano – Dio ha fatto la Calabria? Io spero che si faccia il ponte, almeno la Calabria esisterà. Qualcuno deve fare qualcosa per la Calabria». E, ancora. «Ho conosciuto un ragazzo calabrese che prendeva il traghetto per la Sicilia, dove trovava una ragione, la cultura. In Calabria non c’è veramente niente, ma niente che sia niente».
LA REAZIONE DELLE ISTITUZIONI – Parole che non sono piaciute a Bova, il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, quelle dell’artista romano. «Ad Antonello Venditti la Calabria ed i calabresi proprio non piacciono», ha commentato stigmatizzando i «pesantissimi giudizi espressi dal cantante. Poveretto – ha aggiunto Bova – da quando canta meno, gli capita di sbagliare tono e note. Evitiamogli di peggiorare, lasciamolo a riposo. È già grave che un cantante stecchi una nota. Diventa imperdonabile se stona tutta una canzone». Anche il Sindaco di Reggio Calabria è intervenuto: «Come calabresi siamo indignati e offesi» ha detto Giuseppe Scopelliti, continuando: «Venditti spesso è venuto nella nostra regione riscuotendo consenso, successo, applausi e fiumi di danaro».
POLEMICHE IN RADIO – Radio Libera Bisignano, dal 1976 la radio più ascoltata a Cosenza e Provincia e sempre all’apice degli ascolti in Calabria, ha deciso di non mandare più in onda dischi di Venditti. «Chieda scusa ai calabresi». L’iniziativa viene estesa e proposta alle altre emittenti al fine di «poter levare una voce univoca di protesta» Tra le dichiarazioni riportate da un sito internet che proprio non vanno giù: «In Calabria non c’è nulla, nè arte e nè cultura».
FACEBOOK – Sono otto i gruppi costituiti su Facebook contro Antonello Venditti. Il gruppo che ha raccolto più adesioni, 732, è «petizione online contro le idiozie di Antonello Venditti sulla Calabria». C’è poi «la Calabria odia Antonello Venditti», con 353 membri. Infine, c’è «Antonello Venditti: Dio, perchè hai fatto la Calabria?», con 378 adesioni. E intanto Giacomo Mancini, ex deputato ed esponente del Pdl dedica a Venditti il «Vaffa» di Masini.
LA SMENTITA DI ANTONELLO – «Mai offesa, è una terra che amo» così Venditti ha dichiarato nella lettera di smentita. «Una terra che è, sotto molti profili, disagiata per notissimi problemi che ne pregiudicano il futuro sereno che invece meritano tutti i calabresi, soprattutto i giovani»
La lettera
Venditti: «Mai offesa la Calabria, è una terra che amo». Il cantautore interviene sulla polemica scatenata da una sua frase durante un concerto
In merito agli articoli apparsi in data 6 ottobre e anche in considerazione delle dichiarazioni rilasciate da personaggi politici nell’immediatezza della pubblicazione della notizia, ho il dovere di precisare quanto segue. L’ascolto integrale delle mie dichiarazioni attraverso il filmato pubblicato su YouTube, peraltro senza alcun consenso né da parte mia nè da parte dell’organizzatore del concerto, rende il significato esatto delle mie parole.
In quel concerto ho dedicato “Stella”, una canzone-preghiera, alla Calabria, una terra che amo moltissimo ma che è, sotto molti profili, disagiata per notissimi problemi che ne pregiudicano il futuro sereno che invece meritano tutti i calabresi, soprattutto i giovani. In questo senso ho auspicato che “qualcuno deve fare qualcosa”. La mia denuncia nata, lo ripeto, dall’amore per la terra calabrese e per le persone oneste che la abitano ha mutato il proprio significato attraverso il gioco di omissioni e tagli giornalistici alle dichiarazioni rese, nonché di commenti certamente non continenti che mi hanno descritto come un male al pari della ‘ndrangheta (si veda il servizio pubblicato su www.cn24.tv, dal titolo “La polemica: dopo la ‘ndrangheta ci mancava Venditti”). A conferma di una polemica confezionata devo aggiungere che la notizia non può essere annoverata fra quelle di cronaca, dato che il concerto si è svolto nell’estate del 2008 e non, come il sito Strill.it vorrebbe far credere, “la scorsa estate”. Nell’estate del 2009 ho cantato nuovamente in Calabria, nell’area portuale di Corigliano Calabro, esprimendo ancora parole d’amore e di denuncia davanti a 100 mila persone. Tutti hanno capito ed applaudito. Ma se, come è evidente, si preferisce il silenzio di chi denuncia ciò vuol dire che le parole possono ancora muovere le coscienze. Ciò di cui invece bisogna aver terrore è proprio il silenzio.
Antonello Venditti
Fonte: Corriere della Sera