La falsa notizia e quel messaggio su yahoo! Bufala sulla Rete: «Il telecronista è scomparso». Poi arriva la smentita: «Mi hanno chiamato in centinaia»
TRIESTE – Stava giocando a scopa. A un certo punto il telefono ha iniziato a squillare insistentemente. Volevano capire se fosse morto davvero, come qualcuno aveva scritto su Internet. E invece, per fortuna, Bruno Pizzul è vivo e vegeto. «Però ho dovuto spegnere il cellulare per la quantità di chiamate che ho ricevuto – racconta il telecronista. – Stavo facendo la mia consueta partita a scopa al mattino e mi distraevano continuando a chiedermi notizie». Ma com’è successo, secondo lei? «Non vorrei che nonostante la preoccupazione che c’è per l’utilizzo del palloncino anti-alcol da parte delle forze dell’ordine – scherza Pizzul – qualcuno abbia esagerato e si sia lasciato andare a questa boutade».
BUFALA – Una “bufala” nata sulla Rete, quella sulla morte di Pizzul. E che, attraverso la Rete, in poche ore, si diffonde in tutta Italia. Rimbalzando tra siti, forum, blog… e bar: «Ma è vero che Pizzul è morto»?. Qualcuno conferma, assicurando che sui campi di calcio sarà osservato un minuto di silenzio in suo onore. Anche Wikipedia ci casca in pieno, tanto da aggiornare la pagina dedicata al telecronista: «Il 13 Ottobre 2009, all’età di 71 anni, muore nella sua abitazione di Udine colto da un infarto». Ma la celebre enciclopedia online è costretta ben presto a correggere l’errore. Perché di questo si tratta.
QUEL MESSAGGIO – Spulciando in Rete, c’è un messaggio “sospetto” che appare tra le pagine di “Yahoo! Answers” (data: 13 ottobre). «Mamma mia… è morto Bruno Pizzul! – scrive un utente – Abito nella zona di casa sua.. Mezz’ora fa l’hanno portato via in ambulanza! La voce è che sia morto.. mamma mia sono sconvolto… era un grande». Tra gli utenti il dibattito si fa acceso: c’è chi dà credito alla notizia, chi la smentisce seccamente. Fatto sta che la “bufala” ci mette poco a diffondersi sul Web: da Facebook, dove gli ammiratori del giornalista pubblicano le loro commosse frasi di addio, a Google News, che “pesca” in automatico l’articolo (poi rimosso e rettificato) del “Giornale del Friuli libero”. «Non ho la più pallida idea di chi possa aver messo in rete questa notizia – commenta – ridiamoci su!». Ah, un’ultima cosa: «Ringrazio coloro che si erano già preoccupati di mandare le condoglianze…». Per chiuderla con un sorriso.
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