Il presidente Joseph Blatter ha annunciato l’apertura di un’indagine per il durissimo sfogo del ct dell’Argentina al termine della vittoriosa gara con l’Uruguay. L’ex Pibe de Oro intanto aveva corretto il tiro: “Ce l’avevo solo con gli anti-argentini”
MONTEVIDEO – Grazie a un gol di Bolatti all’85’, l’Argentina ha battuto l’Uruguay 1-0 e si è qualificata per i Mondiali in Sudafrica. Vista la sconfitta dell’Ecuador in Cile, bastava anche il pareggio alla squadra guidata da Diego Armando Maradona, che dopo la gara ha insultato i giornalisti con pesanti volgarità.
MESSI – «Dopo la vittoria di oggi potete anche continuare a succhiare il c…», ha detto l’ex Pibe de oro. «Mi avete trattato senza rispetto, come spazzatura, non ho viglia di condividere questa vittoria con voi», ha detto Maradona chiedendo scusa alle signore presenti. Contro l’Uruguay, che per accedere ai Mondiali dovrà ora fare uno spareggio con il Costarica, l’Argentina ha sfruttato l’unica vera occasione da gol in una partita nervosa e avara di emozioni. Ancora in ombra Messi, mentre in mezzo al campo si è distinto Veron. L’Uruguay è subito partito a gran carriera rendendosi pericoloso due volte nei primi cinque minuti. Alla mezz’ora gli ospiti hanno cominciato a prendere il controllo del centrocampo, pur senza rendersi pericolosi. L’eroe del match, Bolatti, è entrato al 34′ del secondo tempo al posto di Higuain. Tre minuti più tardi l’Uruguay è rimasto in dieci per l’espulsione di Caceres. Al 40′ della ripresa Bolatti ha regalato la qualificazione ai biancocelesti.
AUTOCRITICA – Ma, a parte Maradona, anche i giocatori argentini capiscono che devono cambiare passo se vogliono avere qualche speranza il prossimo anno ai mondiali. «Ora ci vuole un’analisi profonda che vada dal presidente della federcalcio all’ultimo giocatore della squadra», ha dichiarato Juan Sebastian Veron. «Dobbiamo capire perché la qualificazione è diventata così complicata. Ora il nostro allenatore avrà tempo di decidere con calma la squadra che andrà in Sudafrica. La nostra migliore caratteristica è stata la determinazione. Classificarci era il nostro obbiettivo, ma dobbiamo cominciare a giocare molto meglio di come abbiamo fatto finora».