Martedì inter-dinamo kiev 2-2, debrecen-fiorentina 3-4. Grande partita dei rossoneri al Bernabeu: Real battuto 3-2 nonostante le papere di Dida. I bianconeri battono 1-0 il Maccabi Haifa, il portiere salva il risultato
Storie incrociate di portieri. Per fortuna entrambe finite bene. Il Milan rinasce al Bernabeu. E porta a casa un 3-2 che va oltre i tre punti nel girone: si sono rivisti l’orgoglio e la voglia della grande squadra, capace di andare oltre anche gli errori determinanti di Dida. La Juventus ottiene, ma non fa certo una bella impressione nonostante di fronte abbia il Maccabi Haifa. Vince 1-0 con un gol di Chiellini, ma l’uomo partita è Buffon, che al primo minuto e nel finale salva la squadra con interventi decisivi. Nelle sfide di martedì, pareggio deludente dell’Inter in casa contro la Dinamo Kiev (2 a 2) e combattuta vittoria della Fiorentina sul campo del Debrecen (4-3).
IMPRESA MILAN – Il Milan temeva il primo faccia a faccia con Kakà e la sua nuova squadra, regina del mercato d’Europa e candidata a tutto. L’assenza di Ronaldo, certo, è un bel vantaggio, ma con quello che mettono in campo i «galattici» ce n’è abbastanza per preoccuparsi. Ma sul campo i rossoneri scoprono che i timori maggiori vengono da loro stessi, o meglio, dal portiere che un tempo è stato il numero uno al mondo con Buffon. Il Real Madrid va in vantaggio infatti al 19 grazie a un’incredibile papera di Dida. Il portiere brasiliano blocca senza un problema un tiro da fuori area di Granero, fa rimbalzare la palla per prepararsi alla rimessa, ma la fa scivolare sul ginocchio e gli sfugge. Tutti si stanno allontanando dall’area (anche i suoi compagni) solo Raul si accorge dell’errore e piomba addosso a Dida mentre il portiere cerca di rimediare tuffandosi sul pallone. Inutile e goffo tentativo: Raul tocca il pallone e poi segna a porta vuota. Per il Milan visto in questi tempi poteva essere un ko irrimediabile. Invece la squadra reagisce e in particolare nella ripresa, stupisce. Prima raggiunge l’1-1 con un tiro velenoso di Pirlo che si infila nell’angolo a destra di Casillas, anche lui non perfetto. Poi addirittura passa in vantaggio al 21′: lancio di Ambrosini, Real sbilanciato e Pato salta Casillas e segna. Il Milan sogna ma dopo 10′ il Real pareggia: su corner di Raul, da fuori area Drenthe segna con un rasoterra angolato ma Dida si tuffa con ritardo. Il Milan però non si accontenta di un pari che sarebbe già un ottimo risultato trova nuovi spazi in attacco, segna con Tiago Silva di testa un gol annullato ingiustamente (la carica al portiere era stata di un compagno di squadra di Casillas), rischia di perdere su un’occasione capitata a Raul, ma al 41′ segna la rete decisiva: bel cross dalle sinistra di Seedorf e Pato nell’area piccola colpisce di piatto destro battendo Casillas. I rossoneri espugnano il Bernabeu come un anno fa fece la Juve, ma contro un Real sulla carta più forte e adesso raggiunto a 6 punti in classifica.
TRE PUNTI PREZIOSI – C’è molto meno fascino in campo a Torino, dove la Juve affronta il Maccabi Haifa. Ma c’è forse più tensione, perchè i bianconeri hanno solo questa carta da giocare per invertire la rotta dopo due pareggi. E ha tutto da perdere contro gli israeliani. Lo dimostra già al primo minuto, quando ci vuole un miracolo di Buffon per non cominciare la partita in salita e sotto di un gol. Il primo tempo non è bello, la Juve fatica, corre creando poco. lascia dubbi un fallo su Trezeguet: non da rigore perchè fuori area ma forse c’era l’espulsione da ultimo uomo. I bianconeri creano qualcosa di più nella ripresa. Il gol arriva all’inizio del secondo tempo (2′) e sblocca un po’ i bianconeri. Segna Chiellini di testa su una punizione dalla trequarti sinistra di Diego. Qualche buono spunto arriva, più che dal brasiliano, da Giovinco, schierato a sinistra nel nuovo schema impostato da Ferrara (4-2-3-1). Dopo la rete una buona occasione per Trezeguet (deviazione ravvicinata su cross di Grosso, il portiere si salva di piede). L’infortunio di Melo, forte pestone sul piede sinistro costringe al cambio con Poulsen ma la squadra non ne risente molto perché anche Melo non ha giocato all’altezza delle attese. Nel finale la Juve colpisce il palo con Camoranesi ma soffre anche le ripartenze del Maccabi: un paio di interventi di Buffon salvano l’1-0. Sono 3 punti importanti: il Bayern ha perso a Bordeaux (2-1) e i francesi sono in testa al girone con 7 punti, poi la Juve a 5 e il Bayern a 4. Per la Juve diventa determinante il ritorno fra 15 giorni con il Maccabi, mentre tedeschi e francesi si incontrano di nuovo. Tre punti in Israele potrebbero permettere di gestire le ultime due partite, anche tenendo conto del risultato che verrà da Monaco.
INTER-DINAMO KIEV – Per i nerazzurri, la vittoria in Europa manca ormai da otto partite. La brutta partenza dell’Inter è stata inversamente proporzionale a quella, molto determinata, degli ucraini. La difesa nerazzurra è stata lenta e poco tempestiva. Subito in difficoltà, la squadra di Mourinho va sotto due volte, all’inizio sorpresa da Mikhalik, poi per un autogol di Lucio. Pareggia una prima volta in contropiede con Stankovic, poi a inizio ripresa con Samuel. Mourinho ripropone lo stesso 4-3-2-1 che sabato ha steso il Genoa 5-0, con l’eccezione di Eto’o al posto dello squalificato Balotelli a fare l’attaccante più avanzato. Ma i nerazzurri, anziché giocare sull’onda della gloria come aveva auspicato il portoghese, infilano una prova sconnessa e nervosa. Cambiasso e Zanetti sbagliano anche i pazssaggi semplici, la vena creativa di Sneijder è spenta, Muntari non vince un contrasto ed Eto’o non trova mai il varco giusto.
SHEVCHENKO FISCHIATO – Fischiatissimo dal pubblico, che non ha dimenticato i suoi 14 gol in otto anni di derby, è Shevchenko, che va vicinissimo al raddoppio con un colpo di testa a fil di palo. «È mancato solo il gol. Io sono contento del risultato, abbiamo avuto l’occasione per chiudere la partita ma l’Inter è una grande squadra e ha avuto una fantastica reazione, ha pareggiato e ci ha messo in difficoltà» ha detto l’attaccante ucraino. Solo il successo del Rubin Kazan a Barcellona attenua il peso di questo risultato, ma il percorso dei nerazzurri in Champions League resta irto e prosegue in un digiuno di vittorie che in Europa dura da otto partite, copn il terzo pareggio di stagione in Coppa. I nerazzurri sono ora ultimi nel gruppo F con 3 punti, uno meno delle altre squadre.
MOURINHO: VINCERE A KIEV – «Non siamo all’inferno, ma la situazione si complica. Dobbiamo vincere a Kiev: possiamo farcela» ha commentato il tecnico Josè Mourinho. E sulla “doppia faccia” tra campionato e Champions: «Si tratta di due competizioni completamente diverse, due stili di gioco diversi. Nel calcio, poi, la distanza tra il paradiso e l’inferno è corta. Non siamo all’inferno, ma siamo in difficoltà e ora è obbligatorio andare a vincere a Kiev. Con tutto il rispetto per il nostro avversario penso che sarà più facile per noi giocare fuori. L’atteggiamento della squadra mi è piaciuto, ma c’è stata poca concentrazione sulle palle inattive. Abbiamo studiato bene l’avversario, ma abbiamo preso due gol che non mi piacciono e la squadra ha perso la posizione in campo contro un avversario super veloce in contropiede. Non cerco scuse, Samuel ha avuto le sue difficoltà, così come Lucio e poche volte sbagliano. Eto’o ha fatto un grande sforzo per giocare, Suazo non è stato fortunato. La squadra ha lavorato tanto ma non è stato sufficiente. Loro sono bravi e noi lo sapevamo. Sheva sta bene e ci sono giocatori fisicamente molto forti».
DEBRECEN-FIORENTINA – A Budapest i padroni di casa sono andati a segno dopo appena 2 minuti dal fischio d’inizio con Czvitkovics. Quattro minuti e la Fiorentina pareggia con Mutu, ribalta la situazione al 10′ con Gilardino e ancora con il rumeno firma l’1-3 al 20′. Il Debrecen accorcia le distanze al 28′ grazie a Rudolf, ma al 37′ Santana ristabilisce le distanze. Nella ripresa a 2′ dal termine il definitivo 3-4 firmato da Coulibaly. La Fiorentina è adesso seconda nel gruppo E con 6 punti (il Lione è primo con 9). «La squadra è in crescita, mi aspettavo questo atteggiamento dalla squadra che lotta per migliorarsi e lo abbiamo fatto anche stasera – commenta il tecnico Cesare Prandelli -. Siamo andati sotto, abbiamo fatto bene, poi abbiamo anche commesso delle ingenuità e lottato fino alla fine. I ragazzi stanno lavorando bene. Abbiamo concesso tre gol? Oggi si sono fatti male 2-3 giocatori, ho fatto fatica nei cambi, però in queste partite devi giocare al 100% con tutte le energie. Abbiamo dimostrato personalità e consapevolezza di poter fare bene e di non avere nulla da perdere». Ora Prandelli ha una sicurezza in più che si chiama Mutu, tornato protagonista con una doppietta: «Mutu ha fatto bene dimostrando di essere recuperato. Se può giocare con Jovetic e Gilardino? È un sogno ma ancora non siamo pronti. Per lui sono felicissimo, avremo la possibilità da qui in avanti di avere giocatori importanti e vedremo di sfruttarli al meglio, per loro sarà uno stimolo in più».
BARCELLONA KO – Nel gruppo F ha fatto scalpore la sconfitta del Barcellona contro i russi del Rubin Kazan per 2-1. Le reti: Ryazantsev (R), Ibrahimovic (B), Karadeniz (R).
il milan e la pie grande del mondo FORZA MILANNNNN!!!!!
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