E sul Quirinale: non ho mai pensato di candidarmi alla presidenza della Repubblica. Berlusconi: «Al riguardo si sono dette tante calunnie». E sulla D’Addario: arrivò all’ultimo a una festa
Silvio Berlusconi alla festa per i 18 anni di Noemi Letizia (tra i due c’è la madre della ragazza) nelle foto pubblicate da «Chi» |
ROMA – «Non ho avuto alcuna relazione con la signorina Noemi. Al riguardo si sono dette e scritte soltanto calunnie». Lo sostiene Silvio Berlusconi nell’ultimo libro di Bruno Vespa, di cui anche oggi sono state distillate alcune anticipazioni, parlando delle vicende emerse dopo la pubblicazione da parte del settimanale «Chi» delle immagini che ritraevano il premier alla festa di compleanno della 18enne di Casoria. Nello stesso contesto, il Cavaliere spiega anche al conduttore di Porta a Porta la sua versione dell’incontro con Patrizia D’Addario, la escort che aveva raccontato di avere trascorso una serata a Palazzo Grazioli, sua residenza privata a Roma. Secondo la versione di Berlusconi, la D’Addario, una sua amica e l’imprendiore pugliese Gianpaolo Tarantini di fatto si «imbucarono» ad una festa tenuta a casa sua: «C’era una cena con molte persone organizzata dalle militanti di dei club “Forza Silvio” e “Meno male che Silvio c’è”» alla quale «all’ultimo momento ci si infilò anche Tarantini con due sue ospiti». Le dichiarazioni di Berlusconi sono una sorta di risposta indiretta alle famose 10 domande postegli per mesi da Repubblica. Il quotidiano insisteva appunto sui suoi rapporti con Noemi e sulla vicenda D’Addario, ma anche sulla possibile candidatura al Quirinale, sull’utilizzo a fini propri dei servizi segreti, sulle sue condizioni di salute, sui voli di Stato.
«QUIRINALE? NON CI HO MAI PENSATO» – «Non ho mai pensato di candidarmi alla presidenza della Repubblica – ha detto il Cavaliere in relazione ad una sua supposta aspirazione a sostiture Napolitano al termine del settennato – . Come molti ricorderanno, ho ripetutamente indicato, a titolo di suggerimento affinché dal Parlamento possa essere compiuta la scelta migliore, un candidato che ritengo sia il migliore in assoluto (Gianni Letta, nda)».
«NON APPROFITTO DEI SERVIZI SEGRETI» – Il leader del Pdl affronta poi la questione dell’utilizzo improprio dei servizi di sicurezza per carpire informazioni su testimoni, magistrati e giornalisti: «I violenti attacchi contro di me – ha commentato il premier – , sempre avulsi da ogni attinenza alla realtà e frutto solo di preconcetta ostilità, sono sotto gli occhi di tutti. Ma non ho certo mai pensato di impiegare queste risorse contro alcuno. Solo menti distorte e disoneste possono pormi una simile domanda, immaginandosi comportamenti che probabilmente sarebbero i loro se si trovassero al mio posto».
«LA MIA SALUTE? PARLANO I FATTI» – Berlusconi smentisce poi di essere in precari di salute, ricordando a dimostrazione della sua forma fisica tutti gli impegni che ha affrontato negli ultimi sedici mesi. «Le mie condizioni di salute – ha spiegato -, a parte un fastidioso torcicollo ormai debellato e la scarlattina che ho avuto a fine ottobre, sono quelle che mi hanno permesso di proseguire e completare sedici mesi di fittissimi impegni». Ovvero: «170 incontri internazionali, 25 vertici multilaterali, 9 vertici bilaterali, 80 conferenze stampa, 66 consigli dei ministri, 91 interventi e discorsi pubblici a braccio. Cosa avrei fatto se non fossi stato ammalato?».
I VOLI DI STATO – Un’altra vicenda che lo ha visto coinvolto negli ultimi mesi era stata quella dell’utilizzo privato dei voli di Stato riservati alla funzione istituzionale esercitata. «La magistratura ha già archiviato la pratica al riguardo. Io non ho mai utilizzato “voli di Stato” in modo non lecito – si legge infine nel libro -. Faccio altresì presente – afferma ancora Berlusconi – che il mio gruppo dispone di ben cinque aerei che io posso utilizzare in qualunque momento».