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Ddl sul processo breve in Senato. La prescrizione scatta dopo due anni

 

BONGIORNO STUPITA: «PERCHE’ SONO ESCLUSI I REATI LEGATI A IMMIGRAZIONE?». La norma riguarda i processi in corso e i reati per cui sono previste pene sotto i 10 anni. Firma anche la Lega

 

(Emblema)

MILANO – Il disegno di legge sul processo breve è arrivato in Senato, presentato dal Pdl e sottoscritto dalla Lega (il testo completo in pdf). Composto da tre articoli, prevede tra l’altro che la prescrizione scatti dopo due anni dalla richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero per i processi in corso in primo grado e per reati «inferiori nel massimo ai dieci anni di reclusione». Per quanto riguarda la norma sulla prescrizione, il ddl prevede che l’imputato possa non avvalersi dell’estinzione del processo, presentando una dichiarazione in udienza. Il provvedimento, messo a punto dal legale del premier e deputato del Pdl Niccolò Ghedini, entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.

LE FIRME – Il ddl «Misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi, in attuazione dell’articolo 111 della Costituzione e dell’articolo 6 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo», che porta le firme del capogruppo Maurizio Gasparri, del vice capogruppo Gaetano Quagliariello e di altri senatori del Pdl (Tofani, Casoli, Bianconi, Izzo, Centaro, Longo, Allegrini, Balboni, Benedetti Valentini, Delogu, Gallone, Mugnai, Valentino), è stato siglato anche dal presidente dei senatori della Lega Federico Bricolo, dal senatore Sandro Mazzatorta (Lega). L’iniziativa, ha spiegato Gasparri, rientra nel «decalogo sulla giustizia» che il centrodestra sta portando avanti e che comprende fra le altre cose «nuove norme antimafia, riforma del processo civile, riforma della professione forense, intercettazioni e riforma costituzionale della giustizia».

Il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri (Eidon)

«I MAGISTRATI LAVORINO DI PIÙ» – In un’intervista a Rcd per conto di Corriere.it, Gasparri ha anche evidenziato che le nuove norme non sono una prescrizione breve ma rispondono all’esigenza di dare tempi certi per i giudizi. E sul fatto che vi sia una riduzione di fatto dei tempi a disposizione della magistratura, il presidente dei senatori pidiellini è drastico: «Per incominciare, i magistrati inizino a lavorare di più».

I TRE ARTICOLI – Nell’articolo 1 si fissano le modalità per la durata «ragionevole» dei processi, oltre la quale, se il ddl diventasse legge, il processo verrà estinto. «Non sono considerati irragionevoli – si legge nel testo – i periodi che non eccedono la durata di due anni per il primo grado, di due anni per il grado di appello e di ulteriori due anni per il giudizio di legittimità, nonché di un altro anno in ogni caso di giudizio di rinvio. Il giudice, in applicazione dei parametri di cui al comma 2, può aumentare fino alla metà i termini di cui al presente comma». Se vengono superati i limiti di ragionevole durata, il processo è estinto (articolo 2), «nei processi per i quali la pena edittale determinata ai sensi dell’art. 157 del codice penale è inferiore nel massimo ai dieci anni di reclusione». L’articolo 3 contiene «disposizioni relative all’entrata in vigore della legge e all’applicazione delle norme sull’estinzione processuale».

L’IMMIGRAZIONE – Le disposizioni sul processo non si applicano nei processi in cui «l’imputato ha già riportato una precedente condanna a pena detentiva per delitto, anche se è intervenuta la riabilitazione, o è stato dichiarato delinquente o contravventore abituale o professionale». Non si applicano anche per i reati legati all’immigrazione (come chiesto dalla Lega), agli incidenti sul lavoro, alla mafia e al terrorismo. Ecco l’elenco completo dei reati esclusi: associazione per delinquere, incendio, pornografia minorile, sequestro di persona, atti persecutori, circonvenzione di persone incapaci, violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro e delle norme in materia di circolazione stradale, reati previsti nel testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, traffico illecito di rifiuti.

BONGIORNO – Un punto, quello dell’esclusione dei reati legati all’immigrazione, che non piace a Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia della Camera. «Suscita un certo stupore la scelta di includere nell’elenco dei reati di grave allarme sociale, come quelli di mafia e terrorismo, l’immigrazione clandestina che è una semplice contravvenzione peraltro punita con una banale ammenda». Prima dell’accordo tra Fini e Berlusconi, la Bongiorno aveva esaminato le varie bozze del provvedimento messe a punto da Ghedini, per poi riferire al presidente della Camera.

PD, IDV E RIFONDAZIONE – L’opposizione, con il segretario del Pd Pierluigi Bersani, paventa la possibile incostituzionalità: «Per noi è prioritario che i cittadini abbiano chiaro che la legge è uguale per tutti». Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori Pd, ha letteralmente sbattuto il testo del disegno di legge contro il muro della sala stampa. L’Idv annuncia una raccolta di firme: «Migliaia di processi dei maggiori scandali italiani andranno tutti dichiarati estinti – dice Antonio Di Pietro -. È la più grossa amnistia mascherata della storia». Anche il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero minaccia il ricorso al referendum: «Il governo usa un problema vero per fare un provvedimento che ha come unico scopo quello di salvare Berlusconi dai processi. Se il ddl sul processo breve sarà approvato raccoglieremo le firme per il referendum».

Ddl sul processo breve in Senato. La prescrizione scatta dopo due anniultima modifica: 2009-11-13T07:27:53+01:00da
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