Il caso. L’immagine del presidente francese a Berlino scatena la fantasia degli internauti
PARIGI – Tutto è cominciato con la pubblicazione di una foto su Facebook. L’immagine, che sarebbe stata scattata il 9 novembre del 1989 e postata dallo stesso Nicolas Sarkozy, ritrae l’attuale presidente francese mentre piccona una sezione del Muro di Berlino. Alcuni internauti, già a poche ore dalla pubblicazione della foto, hanno subito messo in discussione l’autenticità dell’immagine e molti hanno sottolineato di non credere che in quella giornata storica di 20 anni fa il Presidente fosse a Berlino. Alcuni buontemponi invece hanno immediatamente ideato le contromosse. Hanno creato diversi gruppi su Facebook e su Twitter in cui prendono in giro il Presidente francese dimostrando, prove (fasulle) alla mano, che Nicolas Sarkozy, nei momenti più importanti della storia dell’umanità, è sempre stato al posto giusto nel momento giusto.
IL PRESIDENTE ONNIPRESENTE – Grazie alla fantasia del popolo del web, Sarkò diventa non solo il principale protagonista degli eventi che hanno segnato la storia francese (dalla presa della Bastiglia fino ai mondiali di calcio del 1998 vinti dalla nazionale transalpina), ma anche delle più famose vicende internazionali. Sul blog “Coups droits” di Alain Auffray, giornalista del quotidiano di sinistra Liberation, l’utente Hunter scrive che da oggi in poi «la storia dell’umanità deve essere riscritta». Infatti dalle immagini postate sulla rete si evince che il Presidente Francese è il vero artefice della storia. Egli sostituisce addirittura Dio e nell’affresco La Creazione di Adamo di Michelangelo lo vediamo, con vistosi occhiali da sole e circondato dagli angeli, dare vita al primo essere umano. La volontà di Sarkò può tutto: come mostrano le immagini postate sul web è lui che crea da solo le tre Piramidi di Cheope, Chefren e Micerino a Giza, in Egitto. È lui che scopre l’America al posto di Colombo nel 1492 ed è alla guida del popolo parigino durante la Rivoluzione Francese. È la sua sagoma quella vicino a Winston Churchill a Yalta durante il celebre summit della Seconda Guerra Mondiale nel 1945. È sempre l’attuale Presidente francese il primo essere umano a mettere piede sulla Luna. E poi è lui che ferma i carri armati in Piazza Tienanmen. Infine Sarkò è anche il protagonista di scoperte scientifiche e di eventi più «popolari». Ad esempio la vera mente che inventa la penicillina è quella del Presidente francese. E nonostante tutti gli impegni che ha, riesce anche a diventare il quinto membro dei Beatles e il vincitore di una medaglia olimpica.
COMMENTI IRONICI – I commenti ironici sul web la fanno da padrone: «Peccato che quel giorno Sarkò fosse in Inghilterra per registrare canzoni insieme ai Beatles – scrive un utente che usa il nickname “Franpi Barriaux” su Twitter – Sicuramente avrebbe impedito l’uccisione di Kennedy». E tornando alla notte dei tempi un altro utente spiega: «Giocando con due pietre, Sarkozy scoprì il fuoco». E ancora: «Fu proprio lui ad accordare la chitarra di Jimmy Hendrix prima del concerto di Woodstock>. Per adesso Sarkozy non ha ancora rilasciato nessun commento e nessuno sa se sia infastidito dalla burla multimediale. Sulla sua pagina di Facebook sono arrivati molti commenti violenti. Molti accusano il presidente di essere un bugiardo per aver scritto che la notte del 9 novembre del 1989 era a Berlino: «Ecco un’altra bugia del nostro presidente» taglia corto un utente di Facebook, mentre altri usano l’ironia: «Sicuramente signor presidente. La credo. Anch’ io, assieme a mio fratello, quel giorno, ho distrutto il muro. Ma nel mio giardino». Anche il giornalista francese Alain Auffray ha definito «una menzogna» il post del presidente pubblicato sul social network: «È impossibile che Sarkozy fosse a Berlino quel giorno – scrive il redattore di Liberation sul suo blog -. La mattina del 9 novembre nessuno né a Parigi, né a Berlino, poteva immaginare che il muro sarebbe crollato. Solo alle 20 si è cominciato a parlare di libera circolazione dei berlinesi. E non prima delle 23 i cittadini di Berlino Est hanno cominciato ad ammassarsi davanti alla frontiera».
Francesco Tortora
corriere.it