Cerimonia a kabul con 300 invitati stranieri, tra cui frattini e clinton. Il presidente apre all’ex sfidante Abdullah: «Imparerò dai miei errori. Lotta dura a corruzione e tangenti»
Karzai passa in rassegna la guardia d’onore (Epa) |
MILANO – Hamid Karzai si è insediato ufficialmente a Kabul: sarà presidente dell’Afghanistan per i prossimi cinque anni. Nel discorso programmatico, durante la cerimonia davanti a 300 ospiti stranieri, promette di «imparare dai propri errori» e invita gli ex candidati e in particolare Abdullah Abdullah a entrare a far parte di un governo di unità nazionale «per la riconciliazione nel Paese». Corruzione e tangenti – ha sottolineato – sono un grave problema e serve una lotta senza quartiere: «Nella designazione dei ministri e dei funzionari governativi farò molta attenzione al profilo di ogni persona. Tutti i membri del mio governo dovranno presentare una dichiarazione chiara dei loro beni».
SICUREZZA – Promette quindi che «nei prossimi cinque anni saremo in grado di assumere progressivamente le nostre responsabilità in tema di sicurezza e permettere così il progressivo disimpegno delle forze internazionali». Tra gli obiettivi di politica estera del governo, Karzai sottolinea «il miglioramento delle relazioni con gli Usa»: «Siamo coscienti dei grandi sacrifici in vite umane e risorse fatti da anni dagli Usa in Afghanistan. Le nostre relazioni sono buone, ma adesso devono migliorare molto».
FRATTINI E CLINTON – Alla cerimonia erano presenti il ministro italiano degli Esteri Franco Frattini e il segretario di Stato americano Hillary Clinton. Frattini ha chiesto a Karzai un passo deciso e trasparente per rilanciare l’economia, sconfiggere la corruzione, garantire la sicurezza, offrendo il sostegno dell’Italia: «In Afghanistan manca un istituto nazionale anti-corruzione che possa formare i funzionari delle pubbliche amministrazioni. L’Italia si candida a giocare un ruolo importante. Lo abbiamo fatto formando centinaia di funzionari iracheni nelle municipalità e nel governo centrale, lo possiamo fare anche qui. Karzai deve fare delle scelte, non solo dei suoi ministri ma anche dei governatori, riguardanti persone immuni da corruzione». La CLinton conferma che la comunità internazionale è disposta a sostenere il nuovo governo, a patto che prosegua nella ricostituzione delle forze di sicurezza e offra «benefici tangibili» alla popolazione.
GIURAMENTO – Il presidente rieletto, con il tradizionale abito a strisce verdi, ha giurato di «rispettare e applicare la costituzione» nelle mani del ministro della Giustizia Abdullahim Wardach. Poi, parlando in pashtun, ha accettato il giuramento dei due vicepresidenti. Karzai si è aggiudicato il secondo mandato consecutivo dopo aver vinto le elezioni del 20 agosto e la conferma definitiva nel ballottaggio del 7 novembre, con il ritiro di Abdullah.