Sigilli a beni immobili e finanziari per un valore di 120 milioni di euro. Operazione Dia a carico di 19 imprenditori prestanome accusati di aver riciclato i soldi del clan
NAPOLI – Riciclavano denaro per conto dei Casalesi. Ma ora i beni immobili e finanziari frutto di quel riciclaggio (per un valore complessivo di 120 milioni di euro, di cui 2 milioni in contanti o titoli al portatore) sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli. L’operazione denominata «Faraone», che ha impegnato oltre cento agenti. I provvedimenti di sequestro interessano 19 imprenditori del Casertano considerati prestanome di tre clan, i Casalesi fazione Bidognetti, il gruppo che fa capo a Michele Zagaria sempre dentro i Casalesi, e i Belforte.
UNA VILLA FARAONICA E DIVERSI GARAGE – I prestanome delle famiglie camorristiche acquistavano beni immobili alle aste giudiziarie, ottenendo così la proprietà di lussuosi appartamenti a prezzi molto inferiori a quelli di mercato. Tra i beni sottoposti a sequestro c’è una villa faraonica con parco e piscina di oltre 4.000 metri quadrati in località Vaccheria, zona panoramica di Caserta, una villa in costruzione di oltre 2.000 metri quadrati, a Porto San Paolo in Sardegna, 39 appartamenti, 43 garage, 17 società, 52 rapporti finanziari e denaro contante per oltre due milioni di euro.