Nell’anniversario della morte del 15enne Alexandros Grigoropoulos. Lacrimogeni contro manifestanti che lanciavano sassi e petardi. I 5 italiani arrestati vengono processati lunedì
Un fermato nel quartiere Exarchia ad Atene (Epa) |
ATENE – Alta tensione ad Atene nel giorno della commemorazione di Alexandros Grigoropoulos, il ragazzo ucciso un anno fa durante scontri tra manifestanti e polizia. Nella capitale, tappezzata di manifesti con lo slogan «Non dimenticheremo, non perdoneremo», circa 3mila persone hanno partecipato a una manifestazione, presto sfociata in nuovi scontri. Gli agenti (ne sono stati schierati 12mila) hanno usato gas lacrimogeni contro gruppi che lanciavano sassi e petardi al loro indirizzo. Il ministro dell’ordine pubblico Michalis Chrisochoidis ha ribadito che «la polizia continuerà a compiere il suo dovere di proteggere i cittadini e non consentirà che i vandali mettano di nuovo a sacco Atene».
FERITO IL RETTORE – Il corteo ha raggiunto le sedi del Parlamento e dell’Università: qui, nel tentativo di entrare, alcuni dimostranti hanno picchiato e ferito alla testa il rettore. Ferite anche altre sei persone: quattro agenti e due manifestanti. Tra sabato e domenica, 80 persone sono state arrestate (compresi cinque italiani, quattro uomini e una donna, che saranno processati lunedì per direttissima) e oltre 200 i fermati. I cinque italiani, esponenti del gruppo di anarchici europei di cui le autorità avevano segnalato la presenza in Grecia, sono comparsi davanti a un magistrato, con l’assistenza di un avvocato messo a disposizione dall’ambasciata e la presenza del console Francesco Latronico. Il magistrato ha convalidato il loro arresto per varie imputazioni tra cui violenza contro pubblico ufficiale e distruzione di beni pubblici. Al momento del fermo avevano con sé cappucci e bastoni.
VETRINE DISTRUTTE, AUTO BRUCIATE – Gruppi di giovani mascherati hanno distrutto le vetrine di negozi e banche, bruciato cassonetti e auto, quindi si sono concentrati nel quartiere anarchico di Exarchia, completamente blindato dalla polizia, dove domenica sera è in programma un’altra commemorazione nell’ora esatta della morte di Grigoropoulos. Una parte dei fermi è avvenuta dopo un’irruzione in un centro sociale nel sobborgo di Keratsini, dove è stata occupata per protesta la sede del consiglio comunale, e sequestrato materiale per la costruzione di molotov, mazze, una granata luminosa, maschere e occhiali antigas. Altri incidenti sono avvenuti a Exarchia. Centinaia di scuole e facoltà universitarie sono occupate. Malgrado l’appello alla calma lanciato dai familiari di Grigoropoulos, organizzazioni della sinistra radicale hanno denunciato la «violenta repressione» del governo invitando studenti e lavoratori a dare una risposta immediata. In mattinata nel cimitero di Paleo Faliro, nella periferia della capitale, c’è stata invece una cerimonia funebre privata per ricordare il quindicenne, con familiari e amici Alexandros e il ministro della pubblica istruzione Anna Diamantopoulos. Per la sua morte sono stati incriminati di omicidio due agenti di polizia: il processo inizierà il 20 gennaio.
SCONTRI A SALONICCO – Episodi violenti sono avvenuti anche a Salonicco, seconda città del Paese, sove sono stati schierati 3mila poliziotti. Alcuni manifestanti hanno lanciato bombe molotov contro la polizia e danneggiato la vetrina di uno Starbucks cafè. Poco dopo la polizia ha fatto irruzione nel Politecnico per arrestare otto ragazzi.