Dopo la prima segnalazione risalente ad aprile. Un sito francese ha pubblicato una nuova fotografia del misterioso aereo Usa schierato in Afghanistan
La foto della «Bestia di Kandahar» |
WASHINGTON – La «Bestia di Kandahar» è ricomparsa. Dopo la prima segnalazione risalente ad aprile – anche Corriere.it aveva mostrato un’immagine sfocata -, un sito francese ha pubblicato una nuova fotografia del misterioso aereo senza pilota schierato in Afghanistan. Uno scoop seguito da una conferma da parte statunitense: il velivolo fotografato a Kandahar è un RQ 170 «Sentinel» della Lockheed Martin, un drone «stealth», ossia in grado di sfuggire ai radar e concepito per condurre missioni di spionaggio.
MISSIONI DI SPIONAGGIO – Considerato che i talebani non possiedono certo dei radar, è probabile che il drone sia impiegato per missioni di sorveglianza nei confronti di Cina, Iran e Pakistan. In particolare potrebbe raccogliere dati su test missilistici o su altre installazioni «sensibili». Un programma top secret viste le implicazioni diplomatiche. Prima della conferma da parte dell’Us Air Force si erano diffuse le voci più diverse sul modello dell’aereo o sui possibili profili operativi. E non conoscendone il tipo qualcuno si è divertito a battezzare il drone la «Bestia di Kandahar». I velivoli senza pilota in versione armata – come i Predator e i Reaper – sono usati sia dal Pentagono che dalla Cia per dare la caccia ai talebani e ai leader di Al Qaeda. Una risorsa importante per gli Stati Uniti, tanto è vero che nell’ambito della campagna afghana il presidente Barck Obama ha ordinato di intensificare i raid con i robot volanti.
Guido Olimpio