Già 300 persone hanno pagato 200 mila dollari ciascuno per provare il volo a gravità zero. Richard Branson ha presentato il velivolo che tra poco più di un anno inizierà le missioni a 100 km di altezza
Richard Branson e, alle sue spalle, lo Spaceship2 con cui Virgin intende aprire la prima frontiera dello spazio ai privati (Ap) |
WASHINGTON – Si apre un nuovo capitolo dell’esplorazione spaziale. Nel deserto di Majaved in California Sir Richard Branson presenta oggi al pubblico il primo aereo privato per voli suborbitali per passeggeri, lo Spaceship two. Al più tardi nel 2011, dopo un anno di collaudi, l’astronave con due piloti a bordo porterà sei persone a oltre 100 km di altezza. Sarà un volo di due ore e mezzo, con 5 minuti di assenza di gravità, che non circumnavigherà la terra, ma in cui i passeggeri si sentiranno dei veri astronauti.
VOLI PRENOTATI – Lo Spaceship two, lungo oltre 18 metri, funzionerà come lo shuttle e atterrerà allo stesso modo. Raggiungerà i 15 km di altezza sul dorso di un più grande e potente aereo, il Whiteknight two, accenderà i razzi e supererà l’atmosfera. Già 300 persone, dichiara Jackie McQuillan, la portavoce di Branson, hanno pagato 200 mila dollari ognuno per i primi biglietti. Per i voli suborbitali Branson, un colosso delle linee aeree, ha fondato una nuova compagnia, la Virgin Galactic, insieme con Burt Rutan, un pioniere dello spazio, compagnia che secondo gli esperti sarà presto copiata da numerose altre: intende fargli concorrenza, a esempio, Jeff Bezos, il fondatore della Amazon.
DAL PROTOTIPO ALLA REALTA’ – Branson e Rutan hanno lavorato in segreto al progetto per cinque anni, dopo aver vinto nel 2004 il Premio Ansari X per prototipi con lo Spaceship one. Produrranno altri quattro Spaceship two a un costo di 400 milioni di dollari complessivi. Peter Diamandis, fondatore del Premio Ansari X, precisa che l’aereo privato per voli suborbitali è il doppio del prototipo, e si avvale di un rivoluzionario carburante ibrido. «Siamo agli albori della commercializzazione dello spazio – afferma -. Nel prossimo futuro, migliaia di persone proveranno le stesse emozioni dei primi astronauti».
A CARO PREZZO – Come la Nasa, così la Virgin Galactic ha pagato a caro prezzo il sogno della conquista dello spazio e lo sforzo per consentire ai suoi ricchi passeggeri di realizzarlo. Il trionfale volo del prototipo del 2004 ebbe luogo solo dopo numerosi incidenti, e nel 2007 tre collaboratori di Rutan perdettero la vita in un’esplosione del carburante dello Spaceship two. Ma Branson è convinto che l’aereo privato per voli suborbitali, che partirà dal primo spazioporto della storia nel Nuovo Messico, attualmente in costruzione, sia tanto sicuro quanto gli aerei di linea e possa fornire lo stesso servizio. Uno dei 300 cresi che hanno acquistato il biglietto, Peter Cheney di 63 anni, un imprenditore di Seattle, si professa «innamorato dello stupendo veicolo». Spiega che è «una macchina affascinante, tecnologicamente avanzatissima, con un interno lussuoso». Come a dire, la Ferrari dei cieli.
Ennio Caretto