L’appuntamento in piazza duomo. Nel pomeriggio la festa del tesseramento, attesa per lintervento del premier dopo le ultime polemiche
MILANO – Sono passati due anni da quello che è stato battezzato il «discorso del predellino», da quando cioè Silvio Berlusconi salendo sul predellino di un Mercedes, circondato da simpatizzanti dei Forza Italia, annunciò di voler fondare un grande partito unitario del centrodestra. Criteri? Chi ci sta, ci sta. Gli altri, fuori. Gli altri erano, allora, Fini e Casini.
Berlusconi il 18 novembre 2007 in piazza San Babila (Ansa) |
IL PRECEDENTE – Un po’ più di 24mesi dopo, Berlusconi torna a Milano, questa volta annunciato e cambiando piazza (da San Babila al Duomo), per una manifestazione dedicata ufficialmente al tesseramento al Pdl di amministratori di primo piano e militanti comuni. Ma in realtà attesa da uno dei fedelissimi, Maurizio Lupi, come «una grande manifestazione di affetto nei confronti di Berlusconi da parte della sua Milano». Eppure, dopo l’ultima esternazione di Bonn e le polemiche seguite, sembra difficile immaginare che Berlusconi tenga toni più moderati nella sua piazza. «Non credo che sarà un nuovo predellino – dice il ministro della Difesa , La Russa – Consegneremo la tessera del Pdl al sindaco di Milano Letizia Moratti e Berlusconi annuncerà la ricandidatura di Formigoni alla presidenza della Lombardia. È un appuntamento previsto da 15 giorni, al quale Berlusconi ha dato la disponibilità. Ma se avesse voluto fare qualche annuncio, avrebbe chiesto lui di organizzarlo».
Il punto è che in realtà Berlusconi non ha bisogno di organizzare nulla per fare annunci, come dimostra appunto la vicenda di due anni fa. Come due anni fa il «nemico» non è soltanto a sinistra (allora Prodi era al governo) ma anche dalle sue parti e ha gli stessi volti. Quello di Casini, che non ha accettato di sciogliere l’Udc nel Pdl e che adesso addirittura lancia un’alleanza anti-premier in vista di un eventuale voto anticipato. E quello di Fini, che ha consegnato An a una leadership che ora non condivide più. Dalle 17 di domenica si comincerà a capire se Berlusconi davvero si limiterà a stringere mani e consegnare tessere. Difficile da credere