Informati Subito

«Il Cavaliere istiga», bufera su Di Pietro Bindi: il premier non faccia la vittima

 

Le reazioni dopo l’aggressione a Berlusconi/Napolitano: fermare la spirale di violenza. Fini: gravissimo, inaccettabili le parole del leader Idv. Bossi: atto di terrorismo. Bersani: gesto inqualificabile

 

Il premier durante il comizio (Afp)

MILANO – «Esprimo la più ferma condanna del grave e inconsulto gesto di aggressione nei confronti del presidente del Consiglio al quale va la mia personale solidarietà». Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha commentato così l’atto di violenza contro il presidente del Consiglio in piazza Duomo a Milano. Il presidente della Repubblica, che domenica sera ha anche telefonato al premier al termine degli accertamenti medici all’ospedale San Raffaele, ha anche espresso «il più netto, rinnovato appello perché ogni contrasto politico e istituzionale sia ricondotto entro limiti di responsabile autocontrollo e di civile confronto, prevenendo e stroncando ogni impulso e spirale di violenza». Il messaggio del Colle non ha però spento le polemiche politiche scatenate dal primo commento a caldo di Antonio Di Pietro sull’aggressione al premier.

«CONTRO LA VIOLENZA MA LUI ISTIGA»– «Io non voglio che ci sia mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefreghismo istiga alla violenza» ha detto il leader Idv. «Condivido – ha aggiunto – le rimostranze dei cittadini che ogni giorno vedono un premier che tiene bloccato il Parlamento per fare leggi che servono a lui e soltanto a lui, mentre milioni di cittadini perdono il lavoro e faticano ad arrivare a fine mese». Proprio pochi giorni fa Di Pietro, nel corso della manifestazione della Cgil a Roma, aveva detto: «Se il governo continua ad essere sordo ai bisogni dei cittadini, si andrà allo scontro di piazza, e lì ci scapperà l’azione violenta se il governo non si assume la responsabilità di rispondere ai bisogni del Paese». E dopo le critiche piovutegli addosso da tutto il Pdl e la presa di distanza di Pd e centristi, il leader dell’Idv ha mandato una nuova nota: «Come al solito quando si tratta di criticare l’Idv i soliti “Soloni” capiscono fischi per fiaschi. Ribadisco allora che noi tutti deploriamo e condanniamo l’aggressione subita dal presidente del consiglio. Ci mancherebbe altro!». «Però – aggiunge – non può e non deve legittimare e giustificare la dilagante esasperazione che l’assenza di politiche economiche e sociali di questo governo sta provocando nei confronti di miglia di lavoratori e padri di famiglia. Non è prendendosela con me che si risolvono i problemi, ma affrontandoli e dando risposte ai bisogni dei cittadini, cosa che il governo Berlusconi non ha fatto e non pare abbia alcuna intenzione di fare». Lunedì mattina l’ex pm è tornato a respingere con fermezza le critiche e ha puntato il dito contro «il balletto sconsiderato di criminalizzazione nei miei confronti a cui sto assistendo da ore».

BINDI: «IL PREMIER NON FACCIA LA VITTIMA» – Commentando l’aggressione al premier, il Pd attraverso il segretario Pier Luigi Bersani, ha parlato di un «gesto inqualificabile che va fermamente condannato». Ma in un’intervista a La Stampa, Rosy Bindi, pur condannando «il gesto folle», ha invitato il premier a «non fare la vittima», apostrofandolo come «uno degli artefici del clima violento» nel Paese. La presidente del Pd ha espresso «solidarietà» a Berlusconi, ma ha anche sottolineato che «resta il fatto che tra gli artefici di questo clima c’è anche Berlusconi, non può sentirsi la vittima». Per la Bindi gesti come quello di cui si è reso responsabile Tartaglia quelli «vanno sempre condannati, mai giustificati. Qualche volta, però, sono spiegabili». «Motivi di esasperazione ce ne sono molti, legati alla crisi economica che alcuni pagano con prezzi altissimi», ha detto Bindi a La Stampa. «La sensazione più diffusa è che non sai più a chi rivolgerti, chi ti tutela. C’è perfino una rottura in parte creata ad arte del movimento sindacale. E poi c’è uno scontro politico che si porta dietro sicuramente frange estremiste o persone che perdono la testa, ma – sottolinea – chi ha più responsabilità fa di tutto per dividere il paese».

FINI: «GESTO GRAVISSIMO» – «È davvero un brutto giorno per l’Italia, si tratta di un gesto gravissimo di fronte al quale tutte le forze politiche hanno il dovere di manifestare una convinta condanna esprimendo solidarietà al presidente del Consiglio»: è stato il primo commento del presidente della Camera Gianfranco Fini che aggiunge: «Le dichiarazioni di Antonio Di Pietro sono inaccettabili. Non si può in alcun modo giustificare un atto di violenza». «Solidarietà doverosa e condanna di un gesto di violenza che non può e non deve in alcun modo né minimizzato né giustificato». Ha aggiunto al Tg1 il presidente della Camera. «Il contrasto anche aspro non può legittimare o giustificare quanto avvenuto. C’è il dovere di tutte le forze politiche, e lo sottolineo perché mi sembra ci sia stata qualche dichiarazione francamente inaccettabile, di fare fronte comune perché l’Italia non riviva gli anni della violenza; chi ha 50 anni si ricorda quegli anni, che non devono tornare». Appena saputo del gesto, il presidente della Camera ha subito telefonato al ministro La Russa, in piazza Duomo con Berlusconi, per chiedere informazioni sulle condizioni del premier. «Era molto preoccupato», ha detto il ministro della Difesa.

BOSSI: «ATTO DI TERRORISMO» –«Quello che hanno fatto a Berlusconi è un atto di terrorismo» ha detto il ministro Umberto Bossi. «Si sentiva un clima pesante da tempo – ha detto Bossi -. E quello che è accaduto oggi è un segnale preoccupante». «Silvio è un amico – ha aggiunto il leader del Carroccio – e mi aveva appena espresso in pubblico, nel suo discorso in piazza Duomo, ancora una volta la sua stima». «Dopo quel che è accaduto oggi – ha concluso Bossi – bisogna alzare la guardia. Ci sono in giro troppe persone pronte a gesti delinquenziali. La Lega si mobilita e si prepara per combattere contro ogni rischio di terrorismo».

VATICANO: «DALLA VIOLENZA DELLE PAROLE AI FATTI» – Interviene anche il Vaticano a deplorare l’aggressione al presidente del Consiglio: «È un fatto molto grave e preoccupante, che manifesta il rischio reale che dalla violenza delle parole si passi alla violenza nei fatti» dice il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. «Ogni violenza – aggiunge – va fermamente condannata senza incertezze da tutte le parti politiche e dalle diverse componenti della società. Al Presidente Berlusconi, così irresponsabilmente colpito, va la nostra doverosa solidarietà».

LA CEI: «AUSPICHIAMO CLIMA PIU’ SERENO» – «La violenta aggressione subita dal Presidente del Consiglio costituisce un episodio di singolare ed esecrabile gravità»: è il commento della presidenza della Conferenza episcopale italiana. «Mentre esprimiamo sincera vicinanza al Presidente Berlusconi – prosegue la nota della Cei del card. Bagnasco – auspichiamo per il nostro Paese un clima culturale più sereno e rispettoso al fine di realizzare nella coesione sociale e nella responsabilità politica il bene di tutti e di ciascuno».

SCHIFANI: «ATTO DI INTOLLERANZA» – Il presidente del Senato, Renato Schifani, esprime profonda solidarietà nei confronti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e condanna duramente l’inaccettabile aggressione subita oggi dal premier. «Quello che è accaduto oggi – dice il presidente Schifani – deve essere assolutamente condannato senza se e senza ma. Siamo davanti ad un gesto gravissimo ed incivile atto di intolleranza che offende il popolo italiano ed il nostro Paese».

JOSE BARROSO: «PRONTA GUARIGIONE» – E il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso ha inviato stasera un messaggio al presidente del Consiglio augurandogli «una rapida guarigione» dopo l’aggressione subita.

CASINI: «VIOLENZA INTOLLERABILE» – «La violenza anche in politica è intollerabile e lo è tanto di più quando sono in corso manifestazioni pacifiche. Berlusconi ha la nostra solidarietà senza se e senza ma». Lo ha detto il leader Udc, Pier Ferdinando Casini.

PRODI: «PROFONDO SDEGNO» – Solidarietà a Silvio Berlusconi anche dall’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi. «Esprimo profondo sdegno e una ferma condanna – afferma in una nota – per il gesto violento che ha colpito oggi a Milano l’onorevole Silvio Berlusconi, al quale va la mia più sincera solidarietà e l’augurio di una rapida guarigione».

RUTELLI: «GESTO INDEGNO» – Il presidente di Alleanza per l`Italia Francesco Rutelli esprime, in una nota, la sua «totale solidarietà» al Presidente del Consiglio, vittima di un «gesto indegno di un paese democratico e civile». «Tutti si impegnino, senza distinguo, perché questo clima di odio si superi immediatamente», ha sottolineato Rutelli.

«Il Cavaliere istiga», bufera su Di Pietro Bindi: il premier non faccia la vittimaultima modifica: 2009-12-14T11:07:01+01:00da
Reposta per primo quest’articolo